Nella classifica dei dieci giocatori di poker più ricchi, a sorpresa, è stato inserito anche il banchiere texano Andy Beal che si è assicurato – non avevamo dubbi – la prima posizione.
Pokernews che è un’autorità nel mondo del poker l’ha inserito in classifica adducendo una motivazione molto convincente: “sebbene abbia guadagnato i suoi soldi nel mondo del business, la sua partecipazione alla più grande partita di poker di sempre, lo rende una parte fondante della storia del poker e, il poker player, più ricco di sempre. Il suo patrimonio è di circa $10 miliardi”.
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Andy Beal e The Corporation
Naturalmente il riferimento è alla mitica sfida tra Andy Beal e The Corporation, un team di professionisti tra i quali Doyle Brunson, Todd Brunson, Ted Forrest, Jennifer Harman, Howard Lederer e Barry Greenstein, ma fu Phil Ivey a salvare la “baracca” e i bankroll della maggior parte dei giocatori high roller di Las Vegas dei primi anni 2000.
Il confronto ha segnato una traccia indelebile sulla storia del gioco (basti pensare che si è passati dai limiti 5.000$/10.000$ per arrivare a 50.000$/100.000$ durante quella Challenge durata anni).
Le sue “gesta” ai tavoli da poker insieme a Phil Ivey (l’unico che riuscì a sconfiggerlo) hanno ispirato la scrittura del libro The Professor, The Banker, and the Suicide King di Michael Craig .
Le partite a Limit Hold’em – giocate dal 2001 al 2004 e riprese nel 2006 - avevano swings pazzeschi, nelle varie sessioni di gioco ballavano decine di milioni come la pioggia. Beal aveva dalla sua la forza del bankroll che riuscì ad usare molto bene come leva soprattutto nelle prime partite contro i Brunson e Jennifer Harman (che raccontò la sua sessione da 5 milioni).
"Ho commesso l’errore di aver soggiornato per troppo tempo in Nevada e sono stato stupido l’ultimo pomeriggio. Non dovevo andare a giocare a Las Vegas. Mi sento come se mi avessero strappato la vittoria dalle fauci. Sono ancora in imbarazzo"
Andy Beal sulla sfida a the corporation
Beal è ancora pentito delle scelte finali contro Ivey...
Inizialmente il team fu asfaltato dal texano. Così il gruppo dovette costituire un grosso bankroll, raccogliendo denaro da gran parte dei professionisti di Vegas per dare tutto in mano a Ivey che all’ultimo soffio, cambio le sorti della sfida. Ma le fondamenta della Bobby's Room hanno tremato.
Contro il “Tiger Woods del poker” non ebbe scampo. Alla fine, perse – al netto tra vincite e loss - circa $6 milioni, dollaro più, dollaro meno. Per i professionisti non fu facile sconfiggerlo, dovette scendere in campo il numero 1. Beal è ancora pentito di quella scelta. Una scelta che gli costò oltre 16,6 milioni (è il costo del pedaggio di quella sessione finale per aver giocato contro il numero 1 al Mondo).
Lo ha ammesso in modo chiaro anni dopo: "mi sento come se mi avessero strappato la vittoria dalle fauci. Sono ancora in imbarazzo”.
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Non riesce a darsi pace quando la vittoria oramai gli era in pugno: “ho commesso l’errore di aver soggiornato per troppo tempo in Nevada e sono stato stupido l’ultimo pomeriggio. Non dovevo andare a giocare a Las Vegas. Quando abbiamo concordato la sfida, avrei dovuto invitarli nella mia Dallas. Potevo giocare quattro ore al giorno e non mettermi in una posizione così scomoda”.
Essendo un giocatore dilettante (seppur skillato) personalmente a me piace definire Andy Beal come “pokerista” e non giocatore di poker.
Beal e il gioco del poker
Nonostante alcuni rimpianti, pur essendo un amatore, è diventato noto – durante quelle mitiche sfide high stakes - per la sua capacità di leggere gli avversari e di adattare il suo gioco alle situazioni in continuo cambiamento.
Beal ha continuato a giocare a poker a limiti altissimi fino al 2014, quando ha annunciato il suo ritiro dalle grandi sfide, ma nei primi giorni del 2015, è stato pizzicato nelle sale della Bobby’s Room del Bellagio contro Todd Brunson, il figlio di Doyle. In quel caso, il banchiere ha perso circa $5 milioni. Presenti hanno testimoniato che si è varcato ogni soglia della decenza giocando diverse sessioni a Limit Hold’em 50.000$/100.000$.
Con i Brunson ha sempre avuto un conto aperto. Nel 2003, allo “stesso posto, stesso tavolo” diede vita a partita incandescente sempre con Todd. In quel caso sembra che i due si siano ballati qualcosa come 15 milioni di dollari ma non si conosce l’esito della partita. Per noi sono cifre prive di ogni logica, ma va tutto contestualizzato: Beal ha un patrimonio di 10 miliardi, mentre Doyle (il padre di Todd) ha comunque asset per $75 milioni stimati da Pokernews. Non per questo non bisogna comunque perdere di vista l'equilibrio quando si siede a un tavolo da gioco. Siate sempre responsabili e usate la testa. Non è un gioco quando ci sono soldi in ballo.
"Sebbene abbia guadagnato i suoi soldi nel mondo del business, la sua partecipazione alla più grande partita di poker di sempre, lo rende una parte fondante della storia del poker"
POKERNEWS TEAM
Chi è Andy Beal negli affari
Andy Beal è nato il 29 novembre 1952 a Lansing, Michigan. Ha costruito le sue fortune partendo dal basso ed oggi è uno dei banchieri più ricchi secondo Forbes che, nel 2021, ha valutato il suo patrimonio in $10 miliardi. Nel 1971, a soli 19 anni, ha iniziato con piccoli investimenti immobiliari ma è diventato un uomo così potente anche da essere chiamato, durante la presidenza di Donald Trump, a fare da consulente alla Casa Bianca. Una mente brillante non solo nel business, nel poker ma anche in politica.
Ha studiato matematica alla Michigan State University, dove ha ottenuto il suo diploma nel 1975. Dopo la laurea, ha lavorato anche come programmatore per la Texas Instruments.
Nel 1988 aveva fatto una montagna di soldi a tal punto da fondare la Beal Bank, specializzata sul prestito di denaro a imprese in difficoltà finanziarie.
Di rado sbaglia un affare, ma anche lui - a volte – fa il passo più lungo della gamba, come quando inaugurò la Beal Aviation, partecipando alla corsa nello spazio. Ma il banchiere texano ha capito presto di aver sbagliato investimento ed ha fatto marcia indietro.
Oltre alla Beal Bank, la banca che ha fondato, Beal ha investito in diverse attività imprenditoriali, tra cui immobili commerciali, sviluppo immobiliare e industrie petrolifere. La sua società immobiliare, Beal Companies, ha investito in numerosi progetti immobiliari negli Stati Uniti, tra cui centri commerciali, edifici per uffici e alberghi.
Inoltre, Beal è conosciuto per i suoi investimenti nel settore dell'energia. La sua società, Beal Energy, ha acquisito molte concessioni petrolifere in Texas e in Oklahoma.
Beal è anche un filantropo attivo, donando regolarmente denaro per la ricerca medica e l'istruzione. Ha donato milioni di dollari a molte organizzazioni, tra cui il Children's Medical Center di Dallas e l'Università della California a Berkeley.
In generale, il patrimonio di Andy Beal è principalmente costituito da investimenti immobiliari, attività bancarie e asset petroliferi. Tuttavia, è stato in grado di diversificare il suo portafoglio di investimenti con successo, dimostrando la sua astuzia imprenditoriale e la sua capacità di prendere decisioni finanziarie lungimiranti.