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Aria Casino: nell'High Roller da 25.000 $ vince la "magia nera"

[imagebanner gruppo=gazzabet] Se in Europa in questi giorni è stato l'EPT di Praga a tenere banco, dall'altra parte dell'oceano domani prenderà il via il WPT Five Diamond, mentre oggi si è concluso l'high roller da 25.000 $ all'Aria Casino, vinto da Pratyush "Shane Gamble" Buddiga.

Al torneo, ormai diventato un appuntamento classico, hanno preso parte una quarantina di facce parecchio conosciute nell'ambiente, con tra gli altri professionisti del calibro di Doug Polk, Michael Mizrachi, Tom Marchese e Max Altergott.

Trattandosi di un torneo con possibilità di re-buy - ad esempio Brian Rast ne ha fatti tre - il montepremi è lievitato fino a sfiorare il milione e mezzo di dollari, mettendo così in palio per il vincitore 544.000 dollari, una somma che (com'è naturale che sia in un torneo del genere) è stata contesa da player di livello assoluto.

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Fra gli otto giocatori capaci infatti di non allontanarsi a mani vuote - l'uomo bolla è stato David Sands - ci sono stati Jason Koon e Doug Polk, mentre Max Altergott è finito al quinto posto, buono per 71.500 dollari che non gli cambieranno la vita ma certo non dispiacciono.

Dopo l'eliminazione al terzo posto di Bryan Rast - fatto fuori proprio dal futuro vincitore a seguito di uno scontro preflop - "Shane Gamble" ha dovuto vedersela in heads-up contro Larry Wright, solamente ononimo del cestista statunitense e vincitore di un braccialetto WSOP nel 2012.

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In quel caso però si giocava Deuce to Seven, e per la verità anche per una somma ben superiore: a causa di questo e di stack molto deep il testa a testa è stato davvero lungo, ma alla fine è stato "Shane Gamble" a portare a casa il bottino dell'Aria Casino.

Pratyush Buddiga

Se il denaro in questi casi è sempre il fine ultimo, scherzando al termine del torneo Pratyush Budigga ha reclamato il primo posto nella top ten della cosiddetta "Brown Power Ranking", la speciale top ten che comprende statunitensi di origine indiana che i giocatori stessi compilano, e che fra gli altri nell'edizione di dicembre comprendeva anche Faraz Jaka ed Emil Patel.

Roba da professionisti, roba in fondo inutile, ma d'altra parte neppure chi pensa continuamente a quali siano le scelte a valore atteso maggiore vive di solo pane...

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