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WSOP 2023: Hallay capobranco dopo una visita ai lupi con 3 soli Bigs

La clamorosa rimonta di Alex Hallay. Tra tutti gli avvenimenti più curiosi che sono successi nella giornata di apertura delle WSOP 2023, non vogliamo perdere il privilegio di raccontarvi quanto accaduto al Day 2 del High Roller da $25.000 di iscrizione, del quale, alle prime ore del giorno di domani, sapremo il vincitore.

Per saperne di più su ciò che è successo nella notte, il vostro articolo di riferimento è quello che troverete in homepage attraverso questo link.

Ma il pezzo che state leggendo si riferisce ad una specie di impresa, che seppur debba essere completata, ha fondato le proprie radici grazie ad un clamoroso back in business dopo aver toccato il fondo a pochi minuti dallo start del Day 2.

Per rimanere informati su questa edizione delle WSOP, potete prendere confidenza con questa pagina.

Hallay, giovane e vincente

Alex Hallay courtesy Pokernews & Omar Sader

Vi dobbiamo dare conto infatti del torneo di Alex Hallay, francese di belle speranze, buon giocatore, comunque ben lontano dalla crema che gioca abitualmente gli high roller.

Basti pensare che il giocatore transalpino ha messo in cascina fin qui, secondo Hendonmob, un totale di oltre 800.000 dollari di premi conquistati a partire dal tutto sommato recente 2018, dei quali il più importante un quarto posto da $162.627 all’evento numero 78 delle World Series Of Poker dello scorso anno, il il $2.500 No Limit Hold’Em vinto dal canadese Aube per un premio di $500.000.

Bene, tutta questa pappardella per dirvi che questo signore è vicino a conquistare il suo primo successo ad un torneo di questo livello, dopo la vittoria al €2.500 NLHE delle All Poker Open di Parigi dello scorso settembre, quando mise in tasca un premio di €136.000.

Hally, inferno e ritorno

Hallay ha infatti centrato la leadership di fine Day 2 e si ripresenterà al Day 3 con qualcosa come 80 big blind, indossando il ruolo di favorito per portare a casa un primo premio da 1,215 milioni di dollari.

Ma prima di metterli in tasca dovrà prevalere sui suoi ultimi 8 avversari, tutti molto preparati e tutti con le stesse sua velleità.

Il problema per tutti gli altri, però, è che il secondo nel chipcount provvisorio, si ripresenterà al Day finale con 4,46 milioni in chips, che in bui significa 45, quasi la metà del provvisorio chipleader.

Ma per arrivare fino al punto di sbaragliare la concorrenza, Hally ha dovuto passare da una porta simile all’ingresso dell’inferno, per poi uscirne con un po’ di fortuna e, a fine giornata, sperare addirittura nella vittoria del primo evento importante di questa edizione delle World Series Of Poker.

Partenza da 17x

A inizio Day 2 il francese si era presentato con 17 Big Blind in suo possesso, che non è certo uno stack invidiabile, ma, al contempo, permette di avere ancora un piccolo spazio di manovra e di incutere ancora un po’ di timore negli avversari in cui il francese si è imbattuto.

Ma le cose sono peggiorate praticamente da subito, visto che Hallay si è ritrovato con tutte le chips nel mezzo su questo flop: 2 q 5 , sul quale Laskowitz, su bui 6k/12K, betta 40.000 da UTG, chiamato da Sean Winter da hijack e da Hallay da BB.

I tre checkano anche sul turn, un 3 , mossa che ripetono sia Hallay che Laskowitz sul k sceso al river. Winter però non si fa pregare e spara una bet finale da 161.000, Hallay ci pensa su qualche secondo e poi chiama, ma mette sotto alla vista del colore del suo avversario, 10 9 .

In questo momento Hallay torna a quota 40.000, poco più di 3 BB.

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AJ > AK

Purtroppo manca tutta la parte iniziale della rimonta del francese, ma il momento più clamoroso della remuntada del transalpino, arriva grazie ad un colpo vinto al 30% pre flop contro Jimmy D’Ambrosio, quando il suo AK non aveva fortuna contro l’Asso/Jack di Hallay che sfondava così la soglia del milione in chips.

Altra mano vincente di Hallay al livello numero 11, a T.16.000, quando su un flop 10 10 3 , Freddy Deeb usciva a 16.000 da SB, raisato da Hallay a 60.000, call. Al turn cascava un 8 per un doppio check, prima che Hallay bettasse 130.000 chips, stack superiore a quello del suo rivale, dopo il 7 del river. Deeb si arrendeva.

Sceso di nuovo a 750.000 durante un colpo in cui il board diceva 9 9 8 7 , Hallay le metteva tutte sulla bet di Brek Schutten che informava Hallay di avere scala e sarebbe stato difficile foldare. Hallay rimaneva impassibile e, puntuale, arrivava il fold del suo avversario.

Il povero Schutten riceveva lo stesso trattamento qualche mano dopo, questa volta sul board 8 j j 6 3 , la bet dell’americano da 95.000 non bastava ad Hallay che le metteva tutte ancora una volta non chiamato da Schutten che questa volta rimaneva con meno di 10x, mentre Hallay saliva chipleader a 3,1 milioni.

Due tavoli left

Acquisita la leadership a tre tavoli left, Hallay si liberava di Pu, eliminandolo al 15° posto con 6 5 su board 2 3 4 10 contro il suo avversario che non centrava il suo colore al river con k q .

Infine il francese dominava l’ultima tranche del torneo a 12 left, utilizzando una strategia piuttosto aggressiva che, con uno stack di quel tipo, paga con frequenza.

Hallay sfondava con una coppia di assi trasformata in set al turn, pagata pesantemente dall’americano Bin Weng che, su un board 5 8 4 a k , provava un bluff disperato al river tenendosi solo 30.000 chips dietro, meno di un blind.

Hallay saliva a 10 milioni, ma perdeva un colpo importante contro Chris Moore, a 10 superato al river da a 9 del suo avversario.

La giornata terminava con nove giocatori left che torneranno domani con Hallay in testa con poco meno di 8 milioni.

Foto in homepage: Alex Hallay courtesy Pokernews & Omar Sader

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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