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Bicycle

Al Bicycle il flop delle meraviglie aiuta tutti, ma il nut tiene [Video]

A seguito della scorpacciata appena terminata facente capo all'EPT di Monte Carlo dove senza grosse sorprese ha vinto Mike Watson, avevamo abbandonato per un paio di settimane le nostre scorribande che fanno capo alle mani giocate durante uno degli streaming più seguiti nel web, quello di Live at the Bike.

Mano tutta da seguire

Il colpo che abbiamo estrapolato da una delle ultime dirette apparse sul canale Youtube del Bicycle di Los Angeles, è piuttosto particolare, ma non si ferma alla spettacolarità della mano in sé, quanto richiede un'analisi approfondita della action messa in pratica dai protagonisti della mano, soprattutto da parte di Mikki.

La mano in questione parte con l'indicazione del piatto pre flop che è pari a $250 e alla successiva apertura di Johnnie Vibes che agisce da Under The Gun con un suited connectors basso a cuori, 5 6 .

I bui di riferimento sono $50/$100 con doppio big blind e l'apertura del giocatore americano è pari a $300.

Folda tutta la compagnia fino a Candie che da bottone decide di mettere la cifra richiesta con uno one gap sempre suited, 9 J , orginando il call del Grande Buio, Mikki, che si limita a difendere con una coppia di 3, 3 3 .

Il resto della compagnia mette sotto e noi andiamo a scoprire come si ramifica la mano.

Set per Mikki

Il flop è decisamente favorevole al BB, Mikki, che trova il suo set di 3 su un baby board che recita 2 4 3 , ma Johnnie Vibes porta a casa il nuts, mentre Candie ha draw puro a fiori e aspetta di capire cosa faranno gli altri.

Il piatto è adesso salito a $1.050 dopo il primo giro di puntate pre flop, e Mikki procede nella mano con una donk bet a $700 per provare a non perdere valore sul resto della compagnia e massimizzare fin da subito il suo set.

Il secondo a parlare è ora l'original raiser che in questo momento della mano ha il nut assoluto e decide di raisare a $3.000, peraltro coprendo con una certa tranquillità le due sue avversarie impegnate nel colpo.

Il draw di Candie prende una strada fin troppo conservativa e finisce nel muck, mentre Mikki si limita al call.

Bicycle Mikki

Turn pleonastico

Un pleonastico j casca al turn e in questo momento gli stack in gioco sono i seguenti:

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  • Johnnie Vibes $37.125
  • Mikki $6.000

Questa volta sembrerebbe non essere quotato il check del Grande Buio, che in effetti bussa nell'attesa di capire cosa farà il suo avversario, che è ancora nuts.

Vibes decide di mettere ai resti Mikki, che dietro ha solo 6.000, una cifra che su un piatto di 13.000, più il call, sembrerebbe arduo da foldare con un set di 3.

Mikki esordisce subito palesando al suo avversario la mano in suo possesso, ma non riesce a trovare la forza di un fold che avrebbe avuto comunque strascichi polemici non proprio simpatici per le grandi menti del Bike che tutto vogliono tranne un scandalo coi tempi che corrono.

Arriva il call di Mikki che scopre la scala in mano al suo avversario, il quale è il primo a domandare a Mikki se vuole fare due river e la richiesta viene ovviamente accettata.

Il river

Questo il riepilogo della mano:

  • Johnnie 6 5
  • Mikki 3 3
  • Board: 2 4 3 j

Il primo giro regala a Vibes quanto meno il free roll della mano in questione, male che vada per lui il piatto verrà diviso in due parti, visto che scende un k che lascia la sua scala in vantaggio.

La seconda chance va altrettanto male al Big Blind, che non se ne fa nulla di un 9 sul secondo river.

Al termine del colpo Mikki decide di prendere le sue cose, salutare la compagnia e prendere congedo dal tavolo.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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