Più volte abbiamo parlato di giocatori di successo sconosciuti al grande pubblico ma rispettati dagli altri professionisti, ed in questa lista Brian "grpoker" Tate figura a pieno diritto, visto è una presenza fissa delle partite che contano a Las Vegas.
Che si tratti dell'Aria Casino o della Bobby's Room al Bellagio, se in città c'è un tavolo di mixed games è probabile che lo troviate seduto, assieme a chi abitualmente prende posto a quei tavoli, come Shaun Deeb, David Oppenheim, Jean Robert Bellande e non solo. Del resto, se conosci Doyle Brunson puoi dirti appassionato di poker, ma quando è Doyle Brunson a sapere chi sei significa che in questo mondo qualcosa di buono devi pur averlo combinato.
Brian è originario di Santa Monica, in California
Nel suo caso l'attenzione si è sempre rivolta principalmente al cash game dal vivo ed alle varianti, una delle ragioni per cui non è un professionista su cui si trovino troppe informazioni, nonostante ci sia molto da dire su chi si sieda a tavoli dove i bui sono $1.500/$3.000. All'inizio della sua carriera - cominciata dopo essersi dedicato da adolescente al mondo di Magic The Gathering - bazzicava il Casino Arizona, dove i regular cominciano ben presto a notarlo.
Laggiù però la partita solitamente è a limiti $20/$40 e $30/$60: ben presto si riveleranno troppo stretti per uno come lui, e così comincia a bazzicare sia Los Angeles, e nello specifico il Commerce Casino, che evidentemente Las Vegas. Qui si fa notare non soltanto ai tavoli da gioco ma anche nei locali più in vista, sia a causa di salatissimi conti saldati sia per via delle ragazze con cui si accompagna, che decisamente non passano inosservate.
Adesso vive facendo la spola fra Sin City, Santa Monica ed il Messico, dove non di rado si ritira sia per giocare online che per rilassarsi un po'. La sua specialità è il Fixed Limit Hold'em, nonostante giochi praticamente qualsiasi variante, e online lo si può trovare anche sulla poker room statunitense in BitCoin "SealsWithClub", dove il suo nickname non è lo storico "grpoker" ma bensì "4bit".
Lei è (o era?) la sua ragazza: parliamone
Visto il suo interesse per varianti di poker piuttosto elitarie, gli unici tornei dove lo si può trovare abitualmente sono quelli delle World Series Of Poker, dove naturalmente non si fa mancare neppure il Poker Player Championship da 50.000 dollari di buy-in. Per la verità in questo campo ad oggi non ha mai centrato il bersaglio grosso, arrivando però quinto nel 2010 in un torneo di Limit Hold'em Shootout e nono lo scorso anno, nel 10-game da 2.500 dollari.
"Non sarei arrivato dove sono oggi - rifletteva qualche tempo fa - se non avessi avuto Magic The Gathering come gioco di transizione che mi ha poi introdotto al poker". Ed il gioco lo ha premiato a piene mani, visti i risultati.
La sua è la storia di uno di quei ragazzi che ha visto la propria vita stravolta (in senso positivo) da un mazzo di carte, grazie a fortuna, impegno, tempismo e indubbiamente talento. Dev'essere per questo che, anche se i titoli sui giornali non gli appartengono, in fondo pare soddisfatto lo stesso.