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Las Vegas: il Caesars Palace chiude la poker room per far spazio alle slot

Potrebbe trattarsi di un provvedimento temporaneo, ma la notizia sta facendo comunque molto rumore in USA, tra gli appassionati. Il Caesars Palace, uno dei casinò storici di Las Vegas, chiude la sua poker room per fare spazio alle slot machine.

Caesars Palace Las Vegas: le slot "sfrattano" la poker room

La notizia, data nei giorni scorsi da PokerNews, parla di una chiusura a partire dal 17 luglio prossimo. La motivazione sarebbe la ristrutturazione dell'area dedicata alle slot a limiti alti, che introduce la necessità di trovare uno spazio alle preziose "macchinette".

Questo spazio sarebbe stato individuato nella sala da 18 tavoli da poker, che si trova accanto al popolare Sportsbook del Caesars Palace.

Il periodo di cui parlano le fonti citate da PokerNews è di 2-3 mesi, ma in realtà si specifica che nessuna decisione definitiva è stata presa sul futuro della poker room.

C'era una volta il NBC National Heads Up

Nel caso questa si trasformasse in una chiusura definitiva, si tratterebbe di un altro pezzo della memoria storica del poker che se ne va. Al Caesars Palace si sono giocati in passato eventi importanti come l'NBC National Heads Up Championship, ma anche diversi eventi del WSOP Circuit (la proprietà è sempre quella della Caesars Entertainment Corporation), oltre alla consueta attività di tornei e cash game offerti quotidianamente.

Cosa accadrà in futuro al poker del Caesars Palace?

Le ricche slot avevano bisogno di un "alloggio temporaneo" e questo ha indotto il management del gruppo a prendere una decisione comunque impopolare.

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Al momento è prematuro parlare di ricadute occupazionali, anche se è normale che i lavoratori della poker room vivano un momento di preoccupazione circa il proprio futuro.

La speranza è dunque che si tratti di qualcosa di temporaneo e che lo status quo venga ripristinato appena possibile, sia per i dipendenti della sala che per gli appassionati.

Las Vegas e le continue trasformazioni, anche per "colpa" dello sport

Las Vegas è in continua trasformazione, e il suo essere diventata città appetibile anche per squadre sportive professionistiche (dopo un lungo periodo di divieto) ha delle conseguenze anche sul settore del gaming. Il Tropicana, ad esempio, era già stato venduto e verrà demolito per fare spazio allo stadio del baseball per la futura franchigia degli Athletics, che si sposterà a Las Vegas da Oakland.

Curiosamente, sempre il 17 luglio chiuderà i battenti il Mirage, acquisito dal gruppo Seminole che ne farà un nuovo resort, l'Hard Rock Las Vegas. La riapertura è prevista per il 2027 ma non è ancora noto se ci sarà una poker room e se avrà attività coordinate con quelle del casinò partner di Hollywood, in Florida, da anni al top. La perdita del Mirage, seppure porti molti ricordi anche in relazione al popolare film Rounders, non è comunque qualcosa di recente. La poker room dello storico casinò aveva già chiuso i battenti nel 2020, in conseguenza del Covid.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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