Poker liveUno dei metodi per vincere dei ricchi piatti, nelle partite di Texas Hold’em, è quello di imbastire – nel corso delle mani – dei “semi bluff” al flop, magari sfruttando un board che possa costituire un progetto con la nostra mano. A quel punto avremo la possibilità di vincere la mano sia facendo foldare l’avversario che, in seguito, di completare il nostro punto e di far diventare il bluff una mano di valore.
Quando però l’avversario non molla e il progetto non si chiude, chiaramente, vi possono essere dei problemi. Perchè va capito se intestardirsi col bluff o mollare la presa e rinunciare a quanto si sia puntato sino a quel momento.
Un bluff troppo spinto?
Siamo al Casino Venetian di Las Vegas, ed è l’agosto 2021. Si sta giocando una partita di cash game Texas No Limit Hold’em a bui 5$-5$. Il tavolo è composto da giocatori che sappiamo essere abbastanza equilibrati: non sembrano eccessivamente aggressivi, ma neanche troppo chiusi.
Vedremo la mano dalla prospettiva di Mike, giocatore che siede sul cutoff con una dote di circa 2.000$. Mike, infatti, alza A 3 e dopo un fold generale apre a 20$. Il bottone, più o meno pari stack, 3betta a 100$. I bui foldano, e la parola torna a Mike, che opta per il call.
Si va al flop:
7 6 J
Mike fa check, il bottone punta 110$. Parola a Mike, che con il progetto di colore nuts decide di rilanciare in semi bluff a 350$. Il bottone chiama.
Turn:
J
Carta che accoppia il board e non chiude il progetto. Tuttavia Mike decide di insistere, puntando 475$. Il bottone chiama ancora.
River:
Q
Parola a Mike, che con 1.100$ a disposizione su un piatto da 1.800$ deve decidere il da farsi. Puntare ancora o fare check? Che mano può avere l’avversario? A fronte di una ulteriore puntata, potrebbe foldare il suo punto?
Che mano rappresenterebbe Mike a fronte di una nuova puntata?
Voi che fareste al posto suo?
La scelta di Mike
Dopo una breve riflessione, Mike sceglie di andare in all-in. Il bottone ci pensa su, poi fa call con 10 10
