Poker liveQuei fortunati giocatori che hanno partecipato a un Day 6 del Main Event WSOP sanno bene quanto sia alta la tensione in quei momenti decisivi, che fanno da apripista per il final day. Ci sta, quindi, che in questa giornata si possa assistere a giocate decisamente inusuali, spesso dettate dalla paura di venire eliminati proprio sul più bello.
Uno spot del Main Event 2013 rientra proprio in questa casistica e vede coinvolto il brasiliano Bruno Kawauti, resosi protagonista di un fold inaspettato. Ad aprire il gioco è proprio lui, che dal bottone sceglie di rilanciare fino a 200.000 con 9 8 . Dai blind chiamano sia Lindh che Benefield, entrambi con K-10.
Il flop è sicuramente interessante: k 6 j . Kawauti ha un flush draw e qualche progetto di scala backdoor, mentre i suoi avversari possono vantare una top pair. Invece di fare check, Lindh sceglie di uscire in donkbet dallo small blind puntando 240.000 su un piatto da 680.000. Si tratta di una piccola bet, che viene chiamata sia da Benefield (che ha il 10) che dall'original raiser.
Il turn è un j che permette al brasiliano di chiudere il colore che inseguiva. Lindh sceglie nuovamente di puntare per primo, mettendo in mezzo ancora una volta circa 1/3 del piatto: su 1.4 milioni punta 510.000. A questo punto Benefield passa la sua mano e quando la parola torna a Kawauti tutto ci si aspetterebbe tranne il fold... Invece il giocatore carioca decide proprio di passare la sua mano!
È una giocata "money scared" oppure c'è una motivazione tecnica? Viene difficile credere alla seconda opzione, considerando che le uniche mani in grado di batterlo sono un colore superiore (ma il k e il j sono già sul board), un improbabile quads di Jack oppure un fullhouse. Che abbia addirittura scelto di foldare per non rischiare contro un tris di Jack con a ?
Impossibile dirlo, sicuramente su questa decisione ha pesato in maniera importante il fatto che si stesse giocando il Day 6 del Main Event WSOP. Kawauti ha poi chiuso in 15° posizione per un premio da 451.398 dollari.
