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Stephen Chidwick

EPM, niente vittoria azzurra. E Chidwick chiude un deal che fa riflettere...

All'Euro Poker Million di Rozvadov l'Italia si presentava con 4 elementi per il final day, ma alla fine il trionfo è andato al russo Mutalapov. Intanto a Las Vegas, dove sono in corso gli High Roller del Bellagio, è andato in scena un deal quantomeno curioso, che ha visto protagonista Stephen Chidwick.

Euro Poker Million: Szilveszter il migliore italiano, vince Mutalapov

Dei quattro italiani tra i 24 qualificati al final day, due di questi centrano il tavolo finale. Già questa è una statistica discreta, calcolatrice alla mano. Di più non era semplice aspettarsi, e alla fine il migliore degli italiani si è rivelato Mihai Szikveszter, che ha chiuso al quinto posto mentre Alfredo D'aniello era uscito in settima piazza. Fuori dal final table, ma comunque autori di un ottimo piazzamento, sono stati Davide Abbate 14° e soprattutto Marco Gioia 11°. Diciamo "soprattutto perché, accanto al payout standard, il King's metteva in palio 12 ticket da 10.350€ per il WSOPE Main Event di novembre. Dunque Gioia, il cui piazzamento valeva poco meno di 8mila euro, torna a casa con un valore globale di oltre 18mila. Questo è invece il payout del tavolo finale vinto dal russo Maksim Mutalapov, ricordando che a ciascuno dei player qui sotto va aggiunto un ticket da 10.350€:

Las Vegas: il deal di Chidwick che ci ricorda i limiti della All Time Money List

Intanto, a Las Vegas è in corso la classica serie di tornei High Roller al Bellagio. L'evento numero 9 in programma era un No Limit Hold'em da 10.000$ di buy-in, e ha fatto registrare l'affluenza di 4 ingressi. Non è un errore di battitura, è proprio 4 e non si tratta nemmeno di giocatori unici, poiché Stephen Chidwick era stato eliminato dal singaporiano Jacky Wang ma poi ha effettuato un re-entry.

Quindi, dopo l'eliminazione dello statunitense Todd Hovenden da parte sempre di Wang e la scelta dell'americano di non rientrare, si è giunti all'heads up conclusivo tra Chidwick e Wang, ma qui accade quello che difficilmente si poteva immaginare.

Heads up chop

I due giocatori si accordano per un chop, con il quale si dividono il montepremi da 40.000$ nel modo che segue:

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  • Chidwick si aggiudica il torneo e incassa 25.000$
  • Wang è runner up per 15.000$

Non entriamo nelle ragioni - comunque legittime - che possono avere spinto i due giocatori a non giocare l'heads up accontentandosi di un deal da cifre (per loro) irrisorie, ma questo non riuscitissimo evento è uno spunto per ricordarci i limiti "strutturali" di classifiche come la All Time Money List.

Quanto ha vinto Chidwick?

Se oggi andate a consultare il profilo di Stephen Chidwick su Hendon Mob, troverete che il suo ultimo risultato è un 1° posto da 25.000$. Tale cifra va ad aggiungersi all'enorme monte vincite lorde del fuoriclasse inglese, che dopo questo torneo è di 44.458.733$.

Sappiamo bene che quello della All Time Money List è un dato lordo, dunque da prendere con le molle perché è noto che non si tratta di profitti bensì di vincite lorde. Questo caso è emblematico di tali limiti, poiché sappiamo bene che il profitto dell'inglese in questo torneo è stato alla fine non di 25.000$, ma soltanto di 5.000$.

Si può fare qualcosa per rendere più aderente alla realtà una classifica come l'ATML? Difficile, per non dire impossibile, poiché in tempi di GDPR la diffusione dei dati è diventata molto più complessa di quanto non fosse già in precedenza, anche per oggettive difficoltà nel reperire con continuità i dati dai casinò. Dobbiamo accontentarci, ben sapendo che comunque l'All Time Money List rappresenta una buona approssimazione dei reali rapporti di forze tra i grandi giocatori di poker.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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