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Una vittoria di prestigio quella di Sebastian Pauli all'EPT di Londra e non solo perchè il giovane tedesco si è portato a casa la picca più importante e la bellezza di quasi mezzo milione di sterline ma anche e soprattutto perchè ha ottenuto il trionfo mantenendo sempre la chiplead al final table, letteralmente dalla prima all'ultima mano.
Un aspetto che sarebbe già di per sè importante ma che assume ancora più valore se si pensa che questo tavolo finale è durato quasi 16 ore soprattutto grazie al gioco di altissimo livello messo in mostra dai giocatori presenti, tra cui spiccavano i nomi dei due vincitori EPT Kevin MacPhee e Jake Cody.
La cronaca del final table
Il final table dell'EPT di Londra iniziava proprio con i due suddetti pro che cercavano la doppietta in questo circuito (impresa riuscita solo a Vicky Coren) e che si presentavano al tavolo finale con due stack nella media. Il chipleader, come detto, era già Sebastian Pauli, che poteva vantare un monster stack di oltre 6 milioni di chips, quasi il triplo di quelli di MacPhee e Cody.
Nonostante il netto vantaggio del tedesco sugli inseguitori, non si può parlare di una giornata da protagonista assoluto per Pauli, perchè al final table succede di tutto. Per prima cosa non possiamo non menzionare un incredibile hero-fold di Jake Cody, che sul board 10 8 8 6 q decide di passare il suo a q di fronte alla puntata di Kevin Killeen, nonostante l'action decisamente passiva condotta dai due avversari: bet-call-call sul flop e check-check-check sul turn.
Il fold di Cody si rivela corretto dato che l'irlandese Killen mostra due Re, mentre il terzo giocatore coinvolto, Koren, chiama e perde con q j . È anche grazie a giocate del genere che si vincono i tornei ma per Cody, come vedremo, non sarà questa la volta buona.
Dopo diverse ore di gioco, troviamo nel qualificato online Pablo Gordillo il primo eliminato: lo spagnolo le mette tutte da corto con A-10 ma non vince il coinflip contro la coppia di 3 di Killeen. Poco dopo l'uscita del giocatore più giovane al tavolo (21 anni) tocca a quello più anziano, il francese Jonathan Bensadoun (38 anni) che vede il suo A-Q dominato dai Re di Artur Koren. Per loro rispettivamente 51.900 e 75.900 sterline.
Rimasti in sei il gioco rallenta ulteriormente, prima con Koren che centra il double-up contro MacPhee quando l'americano va in all-in da small blind con a 7 e il tedesco mette in mezzo il suo shortstack con k 9 trovando un colore sul board, e poi con lo stesso MacPhee che vince un all-in con A-3 contro il K-Q di Cody.
Nonostante tutto, la chiplead di Pauli resta invariata anche dopo che l'irlandese Killeen, già con un buono stack, elimina il polacco Mroczek in 6° posizione grazie a una coppia di 10 che regge allo showdown contro l'A-8 dell'avversario. Per Mroczek 104.200 sterline, un ottimo premio considerando che si è qualificato per questo EPT tramite un satellite live.
Dopo diciotto mani precise tocca invece a uno dei favoriti dai pronostici, Jake Cody. L'inglese cercava la doppietta EPT e non si è mai tirato indietro quando c'era da metterle in mezzo, dimostrando di voler puntare solo alla vittoria. In quest'ottica va analizzata la mano della sua eliminazione.
Jake Cody eliminato da Kevin MacPhee
Con uno stack di 1.3 milioni apre il gioco a 200.000 con q j ma subisce la 3-bet/all-in di MacPhee con a 8 . Jake ci pensa a lungo e alla fine opta per il call; trova un Jack sul river ma l'avversario chiude colore e per il "padrone di casa" arriva il momento di abbandonare il tavolo in 5° posizione per 133.800 sterline.
Senza uno dei giocatori più temibili, il gioco si velocizza e non passa molto tempo prima di assistere all'eliminazione del tedesco Arture Koren, che viene intrappolato dallo scatenato Kevin Killeen: l'irlandese limpa dallo small blind con una coppia di 8 e chiama immediatamente l'all-in di Koren, che gira Q-J ma perde il coinflip. Per lui 4° posizione e 168.900 sterline.
I tre giocatori rimanenti tentano di accordarsi per un deal ma Sebastian Pauli, dall'alto della sua intoccabile chiplead, non ne vuole sapere e rifiuta di spartirsi il denaro secondo ICM. Poco dopo il tedesco si ritrova in heads-up quando Killeen le mette tutte con A-7 e non riesce ad avere la meglio sull'A-Q di MacPhee. Per l'irlandese medaglia di bronzo e 220.500 sterline.
Nel testa a testa, il vantaggio di Pauli è ancora significativo: 12.8 milioni contro i 7.4 dell'ex compagno di Liv Boeree. Kevin MacPhee prova in tutti i modi a colmare il divario ma proprio quando sta per farcela subisce una mazzata non indifferente: paga tre street di puntate all'avversario sul board 4 2 8 8 8 con 7 7 , una mano non sufficiente di fronte agli Assi del tedesco.
Abbattuto nello stack (5 milioni contro 14) e nel morale, MacPhee rilancia con a 10 e va all-in di fronte alla 3-bet del rivale, che allo showdown mostra a q . Il board k 6 6 4 8 consegna la picca a Sebastian Pauli, che nonostante una sola eliminazione al final table (quella di MacPhee appunto) riesce a trionfare senza aver mai perso la chiplead. L'americano torna a casa con un pizzico di amarezza ma anche 308.500 sterline in più.
Ecco il payout dell'EPT di Londra 2014:
1. Sebastian Pauli 499,700£
2. Kevin MacPhee 308,500£
3. Kevin Killeen 220,500£
4. Arture Koren 168,900£
5. Jake Cody 133,800£
6. Jakub Mroczek 104,200£
7. Jonathan Bensadoun 75,900£
8. Pablo Gordillo 51,900£
All photos courtesy of Neil Stoddart/Pokerstars