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Fabio Peluso racconta la vittoria dell'High Roller Estrellas: "L'avversario dell'heads-up si era già arreso..."

Nei circuiti live di PokerStars aveva sfiorato due volte il titolo: a maggio 2022 cedette in heads-up a Lucas Scafini il Main Event France Poker Series Montecarlo, lo scorso giugno alzò bandiera bianca contro Andrea Radicchi allo High Roller del Summer Festival Malta.

Finalmente sabato a Malaga per Fabio Peluso è arrivato il momento di alzare il trofeo al cielo: il pugliese ci ha raccontato la trasferta che gli ha portato la vittoria dell' High Roller Estrellas.

Ciao Fabio complimenti! Dopo averla sfiorata due volte finalmente sei riuscito a portare a casa la picca: che emozione hai provato?

Vincere un torneo live è sempre parecchio emozionante, poi a maggior ragione se al primo posto c’è quel trofeo che come hai già ricordato hai già sfiorato in un paio di occasioni. Ma questa volta proprio non mi poteva e non mi doveva scappare. Ero obbligato a vincere.

Raccontaci come è andato il torneo: quali sono state le mani più importanti che ti hanno messo in discesa la strada per la vittoria?

Prima ho detto 'obbligato' perché il torneo di è messo bene sin dalle fasi iniziali. Sono entrato in late reg perché ero stato eliminato dal Main Event e avevo bisogno di un attimino per riposare, quindi ho deciso di entrare al quinto livello. Dopo la pausa cena ho vinto una delle due mani più importanti del mio torneo, un all-in a 3 in cui i nostri re reggono contro 99 e AQ. Altra mano invece al tavolo finale contro un mio amico reg spagnolo, in cui in tribettato suo ho settato coppia di 5 e mi sono portato massive chip leader.

Come era il field? Al tavolo finale c'erano avversari che preferivi evitare?

Diciamo che per essere un torneo di quel buy in l’ho trovato abbastanza facile. Qualche reg sicuramente era presente, ma se proprio devo dire chi mi poteva impensierire era solo questo mio amico reg spagnolo.

Che differenza c'è stata tra questo heads-up e i due in cui la picca è sfumata sul più bello?

La differenza è più marcata rispetto a quello di Montecarlo che ricordo era durato 2-3 ore. Quello di Malta e questo di Malaga sono stati pressoché simili visto che sono durati giusto una mano, fortunatamente per me questa volta è cambiato il risultato. A parte gli scherzi, negli altri due heads-up avevo avversari molto validi mentre in questo, data la situazione in stack, ho avuto la percezione che l’avversario si era già arreso prima di iniziare.

Tra la vittoria del braccialetto WSOPE e quella di questa Cup in cosa è cambiata la gamma di emozioni che hai provato?

Diciamo che vincere è sempre bello in generale, sono entrambe vittorie che hanno significato tanto per me. Nella prima magari sono stato un po’ più emozionato perché appunto era la prima volta di un primo posto importante, mentre in quest’ultima c'è stata la fierezza di aver timbrato il segno anche quest’anno, dopo un po’ di deep-run sfumate che potevano demoralizzare.

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Raccontaci la trasferta a Malaga: quando hai deciso di andare, con chi eri, quando sei arrivato, quanto hai giocato?

La trasferta a Malaga non era del tutto programmata, ma alla fine abbiamo deciso di venire qui con il buon Deneb, e la scelta direi che non è stata sbagliata. Purtroppo sono arrivato con un giorno di ritardo e non sono riuscito a giocare l’altro High Roller da duemila, quindi ho potuto giocare solo il Main Event e questo Super High Roller. Essendo eventi ravvicinati non ho fatto day off, mi prenderò qualche giorno ora qui a Malta.

Hai festeggiato la vittoria?

Subito dopo l’Estrellas vinto sabato sera a Malaga siamo ripartiti per Malta dove tra qualche giorno inizia il MILLIONS di partypoker, così anche da poter giocare i domenicali da qui ed è andata molto bene visto che mi sono imposto anche nel domenicale Galactic Series di pokerstars.

Hai già un programma delle prossime trasferte live?

Quest anno ci sono molti tornei quindi è molto importante avere una buona pianificazione. E io già da un po’ ho programmato il mio fine anno. Dopo questo evento per me ci saranno sicuramente l'EPT Cipro e le WSOP Europe a Rozvadov, che sono le due tappe più importanti. Per le altre lascio un po’ di suspense.

Siamo ai saluti...

Voglio ringraziare ancora una volta tutti per i messaggi di supporto e spero di poter regalare sin da subito a Malta un’altra vittoria ai colori italiani.

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
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