Poker liveGran bel modo per iniziare le GPL Summer Series: Aaron Paul, l’attore divenuto famoso per il ruolo di Jesse Pinkman nella pluripremiata serie tv Breaking Bad, ha superato per 2-1 Fabrice Sulier al meglio dei tre heads-up, live a Las Vegas all’interno della Cube Arena.
La seconda fase della Global Poker League, ribattezzata GPL Summer Series, è cominciata ieri con la prima sfida tra i LA Sunset della Americas Conference e i Paris Aviators della Eurasia Conference. Aaron Paul da una parte e Fabrice Soulier dall’altra, come detto, per un risultato che ha certamente sorpreso.
Paul ha cominciato il primo match col piede giusto, vincendo subito diversi piatti piccoli per poi assestare la mazzata vincente con una doppia coppia di assi e tre, chiudendo la contesa poco dopo e portandosi così sull’1 a 0.
Il secondo heads-up è cominciato sulla stessa falsariga del precedente, con Paul in controllo e in grado di raccogliere piatti su piatti. La chiave del match però l’ha inserita Saulier nella toppa, trovando un double up con un colore second nuts contro la top pair dell’avversario: da qui in avanti, il francese non si è più fermato, fino a trovare il punto del pareggio.
A questo punto l’attore appassionato di poker avrebbe potuto anche crollare, magari soddisfatto di aver vinto già un heads-up contro un professionista, e invece Aaron Paul ha dimostrato di prendere davvero sul serio le GPL Summer Series e ha fatto suo anche il terzo match, chiudendo così sul 2 a 1.
GPL Summer Series: il replay della sfida Paul-Soulier
[youtube]http://youtu.be/9yiMSt_4KDY[/youtube]
GPL Summer Series: l’esordio della Cube Arena e della Hot Seat
Buono l’impatto della cosiddetta Cube Arena (o The Cube, che dir si voglia). Dal punto di vista della struttura non è apparso nulla di fantascientifico, ma è stato curioso vedere due giocatori sfidarsi l’uno davanti a l’altro, in piedi, ma tramite dispositivi elettronici.
Inoltre, il format delle GPL Summer Series prevede che i giocatori abbiano un time bank totale di 20 minuti, terminato il quale avranno poi soltanto 4 secondi di tempo (da qui 'Hot Seat') per prendere qualsiasi decisione.
Certo, durante un heads-up turbo è difficile che si consumi un time bank di 20 minuti, ma è comunque successo proprio durante l’ultima sfida tra Paul e Soulier, quando il buon Aaron ha consumato il tempo a sua disposizione – fortunatamente per lui quando ormai il testa a testa stava quasi per concludersi.
