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Greenstein: ‘la prima volta a Vegas? Sono andato broke al blackjack’

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Dai cattivi esempi c’è sempre da imparare qualcosa. D’altronde la carriera di un giocatore professionista è costellata di cadute, vittorie e di forti tentazioni, considerando che in genere, il luogo di lavoro è un casinò... 

L’esperienza di vecchi pro sovente può essere utile per non commettere gli stessi errori. Il primo impatto con Las Vegas può essere disorientante ed è facile perdere il contatto dalla realtà e non avere la giusta percezione del valore dei soldi. Ma alla fine, la disciplina per un professionista è tutto. 

Barry Greenstein (8 milioni di dollari in vincite lorde nei tornei live) ha raccontato una curiosa storiella sulla sua prima esperienza alle World Series, ben 22 anni fa. 

Il Robbin Hood del poker ci ha regalato questa chicca: “il mio esordio alle WSOP (maggio 1992, ndr) è stato abbastanza eccitante. Il Main Event era diverso rispetto ad oggi. Io ero venuto per l’action nel cash game, non per i tornei, ma i miei ultimi 10.000 dollari li ho usati proprio per iscrivermi al Main”.

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“Erano gli ultimi bigliettoni che mi erano rimasti in tasca. Mi sono seduto ad un tavolo veramente duro con Dewey Tomko, TJ Cloutier, Johnny  Chan, Carl McKelvey e Bobby Hoff ...".

Le cose sembravano promettere bene: “al termine del day 1 ero il chipleader ma nel momento decisivo del torneo, la mia coppia di donne, ricordo, venne scoppiata da 9-9 di un player che poi diventerà mio amico. Finisco al 22esimo posto ed incasso 8.000 dollari (meno del buy-in pagato, ndr). Non contento mi siedo ad un tavolo di blackjack e perdo tutto in 20 minuti”.

Ma una sorpresa lo attende: “Torno a casa a Palo Alto e vado a giocare nel mio club, dove organizzano una festa a sorpresa per festeggiare la mia deep run al Main Event. E’ stato divertente perché c’era anche uno striscione celebrativo, ma nessuno sapeva che ero andato broke a Las Vegas…”.

 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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