Vai al contenuto
katchalov

Guerra in Ucraina: annullato l’ EPT Sochi, Katchalov varca il confine con l’Ungheria

Le ultime notizie sul fronte della guerra, con l’invasione della Russia in Ucraina: le conseguenze nel mondo del gioco sono tangibili. PokerStars Live ha annunciato che non si disputerà la tappa russa di marzo dell’EPT Sochi. Nel frattempo, l’ex poker pro della picca rossa, l’ucraino Eugene Katchalov è a pochi metri dal confine con l’ Ungheria, secondo il suo ultimo aggiornamento su Twitter.

EPT Sochi: annullata la tappa di Sochi, se ne riparla (forse) a ottobre

A poche settimane dal via dell’appuntamento russo di Sochi, PokerStars Live ha deciso di annullare l’evento nella magnifica location del Casino Sochi nel cuore dell’ex sede delle Olimpiadi invernali russe.

Non si conoscono i motivi ufficiali dell’annullamento ma è facile immaginarli. Tutta la comunità internazionale occidentale si è sdegnata per l’aggressione militare russa in Ucraina, non a caso l’UEFA ha revocato a San Pietroburgo la finale di Champions League nel calcio, mentre la Formula 1 ha deciso di annullare il Gran Premio di Sochi, in ottobre, mandando su tutte le furie i burocrati del Cremlino.

E’ probabile che l’annullamento sia determinato anche da problemi logistici: il personale di PokerStars Live sarebbe dovuto entrare in Russia con un visto, non facile da ottenere durante una guerra in corso di questa portata. Per i giocatori non si poneva il problema visto che questo tipo di eventi sono frequentati quasi esclusivamente da russi.

Sul sito di PokerStars Live solo una riga per annunciare che la data di marzo è stata posticipata a ottobre. In realtà, nei fatti, è un vero e proprio annullamento: la tappa dell’ 1 al 10 ottobre è da anni un appuntamento fisso. L’EPT Sochi si disputa sempre due volte l’anno: una tra febbraio/marzo e l’altra nella data autunnale.

Seguendo questa logica è facile capire che se la guerra proseguirà e le tensioni internazionali aumenteranno tra Russia e paesi NATO e UE, è probabile che assisteremo a una escalation anche nel campo dell’industria del gioco.

Se vuoi approfondire le dinamiche e le conseguenze della guerra in Ucraina nel gambling, puoi leggere la nostra analisi (pre-conflitto).

 

Eugene Katchalov varca il confine con l’Ungheria

Vi abbiamo raccontato la drammatica vicenda del giocatore ucraino più noto, Eugene Katchalov, scappato da Kiev 3 giorni fa verso ovest alla ricerca della salvezza per lui e la sua famiglia.

Il co-fondatore del team italiano di eSports QLASH ha condiviso tappa dopo tappa, ora dopo ora, la sua avventura in auto in fuga dalla guerra. All’inizio dei bombardamenti a Kiev, ha lasciato la capitale e si è diretto al confine con la Polonia, ma il traffico non gli ha permesso di raggiungere il suo primo obiettivo. Lunghe code chilometriche lo attendevano. Forse un’attesa di giorni.

In un tweet di 8 ore fa, ha annunciato di aver cambiato obiettivo (aveva condiviso il suo timore anche di essere fermato a un posto di blocco da bande di banditi) e di essere diretto verso la Slovacchia. In realtà si è trattato – molto probabilmente – di un bluff (considerando che in Ucraina è comunque considerato una persona facoltosa): alla fine si è diretto leggermente più a sud e dopo qualche ora ha condiviso la sua felicità per essere alla dogana sul confine con l’Ungheria dove non c’è traffico, considerando che il paese del populista Orban non è famoso per accogliere rifugiati.

Katchalov ha un doppio passaporto: è cresciuto negli Stati Uniti dove si è trasferito con i suoi genitori quando era un bimbo. Si è laureato a New York. Solo 5 anni fa è tornato nella sua madre patria, l’Ucraina.

Su Twitter c’è chi gli ha chiesto come possa uscire dal paese, considerato che l’Ucraina non consente agli uomini (cittadini ucraini) dai 18 ai 60 anni di poter espatriare, visto una probabile chiamata alle armi nelle riserve. Ma il passaporto statunitense, molto probabilmente, è un lasciapassare sufficiente per varcare il confine e tornare negli States.

L’ultimo tweet di Katchalov sembra testimoniare che è riuscito a lasciarsi alle spalle la guerra e andare al sicuro in Ungheria. E’ un vero dramma umanitario: 100mila ucraini sono stati accolti dalla Polonia.

 

Seguono aggiornamenti

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI