In questa rubrica, settimanalmente, andremo a conoscere e a soffermarci su tutti quei termini tecnici del poker, provenienti dagli Stati Uniti, che negli anni sono a poco a poco entrati nel linguaggio dei giocatori italiani. A volte, però, quegli stessi termini sono usati in modo improprio, storpiati o abbinati a circostanze sbagliate. Pertanto, comprenderemo con precisione cosa vogliano dire e faremo degli esempi. In questa puntata, ci occuperemo del “gutshot“.
Gutshot: cosa vuol dire nel poker? La definizione
“Gutshot” (che in italiano suona come “gatsciot“) è quel termine che si usa, nel poker, per definire quella situazione in cui nel corso della mano si concretizza una situazione di “scala ad incastro”. Ovvero, per completare una combinazione a scala, occorre la caduta di una certa carta specifica all’interno di una sequenza di cinque.
Più precisamente, “Gutshot” viene abbinato alla parola “Straight draw“, proprio per perfezionarne il concetto: letteralmente, quindi, “Gutshot Straight draw” (e non – come spesso abbiamo sentito negli anni ai tavoli italiani – gunshot o ganshot) sta appunto per “progetto di scala ad incastro“.
Degli esempi
Supponiamo di possedere una mano come 7 8 , e che vi sia un flop 9 J 4 .
E’ evidente come, in questo caso, si abbia bisogno di un 10 per completare la nostra scala: in gergo, si parla di “Gutshot Straight Draw”.
Altro esempio: possediamo 9 J e sul board scende qualcosa come 10 7 A : al commento, un cronista americano direbbe che abbiamo floppato un Gutshot straight draw, con un 8 che ci conferirebbe una fantastica scala.
Il sinonimo
L’anglicismo “Gutshot Straight Draw” trova un sinonimo nell’espressione “Inside Straight Draw”, che si riferisce alla stessa medesima situazione, ovvero ad una carta ad incastro che andrebbe a completare una scala.
Abbiamo già visto…