In questa rubrica, settimanalmente, andremo a conoscere e a soffermarci su tutti quei termini tecnici del poker, provenienti dagli Stati Uniti, che negli anni sono a poco a poco entrati nel linguaggio dei giocatori italiani. A volte, però, quegli stessi termini sono usati in modo improprio, storpiati o abbinati a circostanze sbagliate. Pertanto, comprenderemo con precisione cosa vogliano dire e faremo degli esempi. In questa puntata, ci occuperemo del termine “Overcard“.
Overcard: cosa vuol dire nel poker? La definizione
“Overcard” (che in italiano suona come “overcard“, cioè esattamente come si legge) è una carta più alta rispetto al board contenuta nelle proprie carte personali. Al plurale la parola diventa “Overcards”, e in quel caso le carte superiori al board risultano essere entrambi.
Degli esempi
Supponiamo di avere una mano come K Q e di assistere ad un flop 8 6 2 . Non abbiamo alcun punto né alcun progetto: abbiamo tuttavia due overcards, ovvero due carte di valore superiore rispetto al flop che si è concretizzato.
Alcuni giocatori, in questo scenario, possono scegliere di chiamare una puntata avversaria sperando di trovare una delle proprie overcard al turn o al river (o, in alternativa, con l’idea di allestire un bluff qualora non si riuscisse ad ottenere un punto reale).
Se invece abbiamo una mano come J 9 e il board recita 10 2 3 , pur non avendo ottenuto alcun punto avremo comunque una overcard, ovvero una carta dal valore superiore rispetto al board.
Da non confondere con…
“Overcard” non è da confondere con “Overpair”: quest’ultimo, infatti, è un termine relativo ad una coppia superiore rispetto al board. Ad esempio, possedere una coppia di Jacks su un board 8-7-3 significa possedere una Overpair.
Abbiamo già visto…