A mente fredda Giuliano Bendinelli ci ha raccontato il clamoroso bracciale vinto alle WSOP Europe.
Dopo il Main Event EPT messo in bacheca a Barcellona, al genovese manca adesso solamente un sigillo WPT per diventare l'11° giocatore della storia del poker a potersi fregiare della Triple Crown live.
Di questo, oltre che del torneo vinto e della grande fortuna avuta in heads-up, ci ha raccontato il nostro 'Giuli', che oggi è l'unico pokerista italiano ad avere in bacheca un bracciale WSOP e un Main Event EPT.
In questo Articolo:
Subito schierato
Complimenti Jimmy, sei in mezzo a fiumi di alcol?
Ma no, niente alcol, qui mi sono già rischierato al 2k PLO, anche perché a Rozvadov se non giochi non c'è niente altro da fare.
Descrivici il tuo stato d'animo per questo bracciale con una parola.
Cosa posso dire, follia, cioè non mi sembra neanche vero da quanto sono felice. È pazzesco veramente, sono l'unico italiano ad aver vinto EPT e braccialetto.
Solo dieci pokeristi al mondo hanno vinto la Triple Crown e ovviamente nessun italiano. Sarebbe folle.
Giuliano Bendinelli
Obiettivo Triple Crown
Adesso ti manca solo un pezzo di Triple Crown.
Prima non ci volevo neanche pensare alla Triple Crown, ora sì invece, diventa un obiettivo dichiarato. Rischedulerò il 2026 mettendo molti più eventi WPT perché io i WPT non li giocavo praticamente mai. Non sarà facile perché vincere un torneo è sempre complicatissimo, però paradossalmente ho vinto i due circuiti più complicati, manca quello sulla carta più semplice anche se ovviamente semplice non è nulla.
La Triple Crown sarebbe un altro sogno che si avvera?
Ora è l'unica cosa che mi manca per la gloria eterna, nel senso che l'hanno vinta dieci giocatori al mondo nella storia del poker e ovviamente nessuno italiano, quindi sarebbe una roba folle. Già solo il pensiero mi elettrizza.
"Una gestione perfetta"
Veniamo a questo bracciale WSOPE.
Magari non ha la stessa importanza che se avessi vinto un 10k a Vegas, però comunque è sempre un braccialetto. Penso di essermelo meritato, ma ieri ho avuto anche molta fortuna in heads-up, quindi è un mix di skill e fortuna che non guasta mai.
Racconta!
Ho gestito benissimo dal punto di vista tattico e strategico, ancora più che dal punto di vista tecnico, tutta la parte del pre-final table e del final table. Avevo addosso un sacco di pressione ICM perché partivo quarto di nove, quindi sarebbe stato un disastro uscire prima di quelli che erano più short di me. Fino a cinque left ho gestito benissimo la situazione e dopo ho trovato il momento perfetto per cambiare marcia e andare a prendermi il titolo. Sono fiero di come ho gestito dal punto di vista tattico, secondo me in maniera perfetta.

La Triple Crown live
Un bracciale WSOPE, un Main Event WPT, un Main Event EPT: sono gli ingredienti della Triple Crown del poker live, un traguardo che non porta alcun guadagno extra ma che in ambito pokeristico è ritenuto di assoluto prestigio.
Non a caso in tutta la storia del poker sono solamente dieci i giocatori a potersene fregiare. Il primo a vincerla fu Gavin Griffin che trovò il terzo pezzo di corona nel 2008. L'ultimo in ordine temporale Mike Watson, che l'anno scorso ha completato il trittico vincendo un bracciale WSOP online.
Tra i dieci 'Triple Crownist' della storia del poker troviamo anche Roland De Wolfe, Jake Cody, Bertrand Grospellier, Davidi Kitai e Roberto Romanello.
Un heads-up baciato dalla Fortuna
Dicevi che in heads-up hai avuto fortuna...
Sì, ho giocato tre showdown in cui partivo dietro, ma la fortuna è stata soprattutto per i runout: ero morto al flop e ho preso dei miracolosi runner runner in all-in per la tournament life, quindi sono molto grato a tutto quello che la vita mi sta regalando.
La maratona del bracciale ti ha lasciato qualche scoria?
La giornata è stata davvero estenuante perché abbiamo iniziato il final day alle 14 ed è finito alle sette del mattino, quindi è durato 18 ore, nelle ultime battute ero sveglio da quasi 24 ore. Però poi ho dormito cinque sei ore e ora mi sento fresco come una rosa. Immagino sia l'adrenalina che ancora ho in corpo.