Al tavolo finale del recente WPT World Championship di Las Vegas, il russo Artur Martirosian era candidato a un traguardo che non porta soldi extra, ma ritenuto ugualmente prestigioso: la cosiddetta Triple Crown. Vediamo di cosa si tratta e perché oggi possiamo considerarla come un parametro per misurare i cambiamenti avvenuti nel mercato del poker live.
In questo Articolo:
Cosa è la Triple Crown e da dove viene
La "Triplice Corona" è un traguardo preso a prestito dall'ippica, precisamente dal galoppo americano. Lì, da più di un secolo, si definisce Triple Crown la vittoria - nello stesso anno solare - delle tre prove più importanti per purosangue di 3 anni: il Kentucky Derby, le Preakness Stakes e le Belmont Stakes. Nella ultracentenaria storia di tale riconoscimento, solo in 13 sono riusciti a fregiarsene. Il primo era stato Sir Barton nel 1919, l'ultimo Justify nel 2018.
La Triple Crown nel poker e chi l'ha vinta
Nel poker, possiamo definire la Triple Crown come una invenzione giornalistica, che però fa una certa presa sul pubblico e sui giocatori. La ragione per cui fu ideata è l'esistenza di tre grandi circuiti di tornei live: le World Series Of Poker (WSOP), il World Poker Tour (WPT) e lo European Poker Tour (EPT).
Nel dettaglio, conquista la Triple Crown pokeristica il giocatore o la giocatrice che riesca a vincere, in carriera, almeno un braccialetto WSOP, almeno un Main Event WPT e almeno un Main Event EPT.
Mentre scriviamo, ci sono riusciti solo in 9. Eccoli:
Giocatore | Braccialetto WSOP | Main Event WPT | Main Event EPT | Tempo impiegato |
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Gavin Griffin | 2004 | 2008 | 2007 | 3 anni, 8 mesi, 17 giorni |
Roland De Wolfe | 2009 | 2005 | 2006 | 3 anni, 10 mesi, 17 giorni |
Jake Cody | 2011 | 2010 | 2010 | 1 anno, 4 mesi, 11 giorni |
Bertrand Grospellier | 2011, 2019 | 2008 | 2008 | 3 anni, 5 mesi, 5 giorni |
Davidi Kitai | 2008, 2013, 2014 | 2011 | 2012 | 3 anni, 10 mesi |
Mohsin Charania | 2017 | 2013, 2014 | 2012 | 5 anni, 2 mesi |
Harrison Gimbel | 2017 | 2016 | 2008 | 7 anni, 6 mesi |
Niall Farrell | 2017 | 2016 | 2015 | 2 anni, 1 mese |
Roberto Romanello | 2020 | 2011 | 2010 | 9 anni, 7 mesi |
Come è cambiato il mercato del poker live
Dire quanto valga la Triple Crown non è semplice. Certo riuscire a vincere in tutti e tre i circuiti è sempre impresa ragguardevole, ma nel tempo il mercato è mutato in maniera davvero radicale. Ogni circuito ha sempre avuto vita propria, in un ovvio contesto di concorrenza nel quale, tuttavia. ognuno ha sempre avuto i suoi spazi. Storicamente, l'estate è sempre stato riservato alle WSOP, mentre EPT e WPT hanno distribuito i propri eventi nel resto dell'anno, connotandosi più che altro geograficamente: in Europa il primo e negli USA il secondo.
European Poker Tour
Le politiche dei circuiti di poker sono però cambiate molto negli anni. L'EPT era arrivato a un numero molto alto di tappe annuali (13 fino alla season 8, nel 2011/12), per poi vivere un periodo di crisi, con la momentanea decisione di sostituirlo con il PokerStars Championship e il ritorno dell'EPT nel 2018. Oggi il circuito si è assestato su 5 tappe annuali di media, mantenendo un buy-in sempre costante nei Main Event, ovvero 5.300€ (l'unica eccezione è stato il Grand Final di Montecarlo, proposto per molti anni con buy-in da 10.600€.
World Poker Tour
Il WPT è stato, negli anni del boom a inizio millennio, il circuito più noto da un punto di vista televisivo, che ha fatto conoscere il poker a milioni di appassionati. Ha sempre avuto una natura prettamente USA-centrica, con tappe ad Aruba, Costa Rica, Bahamas, oltre a tutti gli Stati Uniti, dalla Florida alla California passando per le varie riserve indiane come quella del Foxwoods di Masanthucket.
Dagli anni '10, il WPT ha provato ad aggredire anche l'Europa e l'Africa, con tappe a Parigi, Vienna, Venezia, Marrakech, arrivando a una ventina di tappe all'anno con buy-in molto variabili fra i 3.500 e i 20.000 dollari.
Questo espansionismo si spiega forse con una certa crisi del brand, ma soprattutto del mercato del poker live statunitense dopo il Black Friday.
Arrivato a una ventina di tappe abbondanti all'anno, il WPT si è progressivamente ridimensionato, almeno da un punto di vista del numero di appuntamenti annuali. Il 2023 ha visto 8 tappe annuali, quasi tutte in USA tranne il WPT Australia di settembre. La politica del brand si è molto concentrata sul grande festival conclusivo del WPT World Championship, con il gigantesco garantito da 40 milioni di dollari per il Main Event.
World Series Of Poker
Il circuito che è cambiato di più, nel corso degli ultimi 20 anni, è nettamente quello delle WSOP. Dal 2007 sono state istituite le WSOP Europe, che distribuiscono braccialetti equiparabili a quelli delle classiche Series di Las Vegas. Per qualche anno si è anche avuta una edizione riservata ad Asia e Oceania, le cosiddette WSOP-APAC, che però sono durate poco. L'ultima espansione è stata quella del festival WSOP Paradise, organizzato alle Bahamas a novembre-dicembre, visto da qualcuno come azione di disturbo nei confronti del WPT World Championship.
Quello che è molto cambiato nel corso degli anni, però, è il numero di braccialetti distribuiti. In particolare nelle ultime edizioni, due sono state le direzioni che hanno comportato una impennata dei braccialetti distribuiti ogni anno: le WSOP online e la politica dei buy-in popolari.
La possibilità di vincere un braccialetto da campione del mondo senza nemmeno muoversi da casa è indubbiamente suggestiva, ma dall'altra parte comporta il rischio di una svalutazione dello stesso braccialetto. Questo vale, a maggior ragione, per quanto riguarda i buy-in, anche se in quest'ultimo caso buona parte dipende anche dalle trasformazioni del mercato, inteso come capacità di spesa del giocatore medio.
Ad ogni modo, fino al 2014, la soglia anche "psicologica" di buy-in per potersi fregiare del titolo di campione del mondo era di 1.000$. Dal 2015 tutto questo è cambiato, ovvero dal primo anno del Colossus, che offriva la chance di vincere un braccialetto a fronte di una spesa di 565$.
Da allora, anche per i notevoli risultati in termini di affluenza, la soglia minima di buy-in ha continuato a scendere. Nel 2023, a Las Vegas si vinceva un braccialetto anche con 300$ (Evento Gladiators), alle WSOP Europe invece il costo minimo è da tempo quello dell'Opener da 350€.
Più in generale, nel 2023 ci sono stati 30 braccialetti distribuiti a un costo inferiore ai 1000 dollari/euro, così distribuiti: 13 online e 17 live (12 WSOP Las Vegas, 4 WSOPE, 1 WSOP Paradise).
Triple Crown: un confronto fra il 2004 e il 2023
Per comprendere meglio il cuore della presente riflessione, facciamo ora due fotografie: quella del mercato del poker live nel 2004, anno in cui Gavin Griffin vinse il primo "pezzo" della sua Triple Crown, e il 2023.
Vediamo di capire quante occasioni c'erano allora per acciuffare la Triple Crown e quante ce ne sono oggi.
2004
- Braccialetti WSOP: 33
- Main Event WPT: 19
- Main Event EPT: 8
2023
- Braccialetti WSOP: 149 (95 WSOP Las Vegas, 15 WSOPE, 14 WSOP Paradise, 20 WSOP online)
- Main Event WPT: 8
- Main Event EPT: 5
L'incredibile crescita nell'offerta di braccialetti WSOP è una clamorosa evidenza. Se ciò sia un bene o no per il poker, saranno gli stessi giocatori a decretarlo. Dalla prospettiva di un cronista veterano, è da un lato cosa positiva che tante persone possano sognare un traguardo come quello di un braccialetto da campione del mondo, ma la sensazione è che con 150 all'anno si sia andati un pelino lunghi. Soprattutto, continuando con questo trend c'è il rischio - per ora soltanto paradossale - che fra un tot di anni siano più gli appassionati che un braccialetto lo hanno vinto, rispetto a quelli che non lo hanno vinto.