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Jake Cody, ritorno trionfale ai tornei live: gli avversari si arrendono, lui vince il SHRPO

Aveva lasciato i tornei live per concentrarsi sul cash game, dopo aver centrato record praticamente imbattibili. Oggi, Jake Cody ha deciso di tornare a cimentarsi in un grande evento. E lo ha vinto, alla sua maniera.

SHRPO Main Event: Jake Cody domina il torneo da cima a fondo

Ricordate la stramba mano in cui un giocatore vince ma poi ci si accorge che aveva tre carte? Era accaduta al day 1B del Seminole Hard Rock Poker Open Main Event, noto come SHRPO Main Event. E proprio in questo torneo da 5.300$ di buy-in e con montepremi garantito da 3 milioni di dollari garantiti a montepremi, è avvenuto il ritorno alla ribalta di Jake Cody.

Chi è Jake Cody

Nato nel 1988 a Rochdale, in Inghilterra, Jake Cody si era affermato nei primi anni '10 come un fenomeno nei tornei di poker live, divenendo anche - per un periodo - PokerStars Team Pro. Cody era stato il terzo giocatore, nella storia, a completare la cosiddetta Triple Crown (almeno un Main Event EPT, un WPT e un braccialetto WSOP), ma anche il più giovane e il più veloce di sempre a raggiungere questo straordinario traguardo. La leggenda narra - o meglio, è lui ad averlo rivelato in più di un'intervista - che abbia iniziato con il poker online depositando 10$ su PokerStars e quelli sono stati gli ultimi soldi spesi di tasca propria.

Cody si era allontanato dai tornei live nel 2019, lasciando anche il Team PokerStars. In questo periodo di pausa dai tornei live, Cody si era concesso solo qualche tappa ogni tanto, in particolare a Barcellona e a Hollywood, in Florida, dove c'è il Seminole Hard Rock Hotel & Casinò che è proprio teatro di questo SHRPO Main Event. L'evento ha avuto un'affluenza da 889 paganti, per un prizepool effettivo da più di 4,3 milioni di dollari.

Il final table e il deal a tre

Al tavolo finale, Jake Cody era giunto da stra-chipleader, a testimonianza del fatto che la classe impiega poco a riadattarsi ai nuovi equilibri del giochino. Cody partiva con 15,7 milioni e l'avversario più vicino era un altro pro, l'americano Stephen Song, a 8,6 milioni.

Cody elimina in prima persona un paio di avversari ma soprattutto si mantiene sempre nettamente in testa. A 4 left, si sbarazza anche del serbo Andrejevic dominandolo a j vs a 10 e, dopo board ininfluente, sale a 21 milioni, ovvero circa il 50% delle fiches in gioco. Song e Wien, gli altri due avversari, avevano ciascuno tra i 10,7 e i 10,9 milioni in chips.
A questo punto, i tre discutono un possibile deal e ne viene fuori la conclusione del torneo. I due avversari accettano di lasciare la vittoria a Jake Cody, in cambio di una spalmatura del montepremi, e il torneo si conclude così.

SHRPO Main Event: il payout del tavolo finale

POSIZIONE FINALEGIOCATORENAZIONEPREMIO
1Jake CodyUK$510.850*
2Jeremy WienUSA$450.000*
3Stephen SongUSA$438.000*
4Andjelko AndrejevicSRB$240.000
5Shaun DavisUSA$181.000
6Arlinda JohnsUSA$138.000
7Jasper MaUSA$106.000
* deal

Le parole di Jake Cody: "Non lascio il cash game, ma le sensazioni dei tornei..."

"Vincere è una sensazione sempre incredibile, al di là dei soldi che incassi", ha detto Jake Cody nell'intervista a caldo. Sul final table, il neo-campione ha detto "Ho solo cercato di rimanere concentrato, sapevo di avere una bella occasione. Poi nel poker si sa, tutto può succedere, ma ho cercato di giocar bene le mie carte e tutto ha funzionato alla grande".

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Sulla strategia utilizzata: “Le mie intenzioni erano di vincere piccoli piatti e far scendere gradualmente i miei avversari. Non avevo alcuna intenzione di giocarmi grossi allin, ma cercavo di rubare più bui possibile e giocare i board."

E un paragone tra cash e tornei. "Io continuo a giocare fondamentalmente cash game, in totale giocherò una decina di tornei all'anno, sempre in posti dove mi trovo già. E ti dico che oggi non lascerei mai il cash game, anche se la sensazione di quando vai deep in un grande torneo è imparagonabile".

Infine, una considerazione sulla location: "Il Seminole Hard Rock è realmente il mio casinò preferito al mondo. Esteticamente è bellissimo, ci sono ottimi ristoranti e adoro giocare cash game qui. Ovviamente, poi, vincere un torneo del genere dà una sensazione pazzesca".

Cosa è la Triple Crown del poker live e chi l'ha vinta

Come anticipato prima, si definisce "Triple Crown" nel poker live la vittoria di almeno un torneo per ciascuno dei tre grandi circuiti: WSOP, EPT e WPT. Si considerano validi a tale scopo un qualsiasi Main Event EPT, un qualsiasi Main Event WPT e un qualsiasi braccialetto WSOP. Il primo a riuscirci fu lo statunitense Gavin Griffin, che aveva vinto un braccialetto WSOP nel 2004, l'EPT Grand Final nel 2007 e il WPT Borgata nel 2008. Seguì l'inglese Roland De Wolfe nel 2009, mentre Jake Cody ci riuscì nel 2011 stabilendo due record che resistono ancora: il più giovane a riuscirci (22 anni) e quello che ha impiegato il minor tempo a completare la Triple Crown. Tra l'EPT Deauville 2010 e il WSOP Heads Up Championship 2011 (con il WPT Londra in mezzo), erano trascorsi appena un anno, 4 mesi e 11 giorni.
Da allora, altri 7 giocatori hanno completato la Triple Crown nel poker live: Bertrand Grospellier, Davidi Kitai, Mohsin Charania, Harrison Gimbel, Niall Farrell, Roberto Romanello e Mike Watson.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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