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Jens "Graftekkel" Arends

Quote e staking: proposta per rendere più trasparenti i final table dei tornei

Quello di rendere più trasparenti i tornei di poker non è un compito semplice, sia live che online, per diverse ragioni e dinamiche. Ben vengano dunque le proposte di novità, come quella lanciata dal regular olandese Jans Arends, meglio noto come "Graftekkel".

"Graftekkel" propone l'obbligo di dichiarare le quote su un altro giocatore al tavolo

Dal suo profilo Twitter, Arends ha lanciato la seguente proposta:

"Propongo la seguente regola per gli MTT: in ogni tavolo finale, live come online, da almeno 5k di buy-in, se hai più di una certa % (diciamo tra il 10 e il 20%) dell'action di un altro giocatore al tavolo, devi renderlo noto prima che il final table inizi."

Le reazioni dei pro

Molti sono d'accordo con la proposta di Graftekkel, alcuni integralmente come Chance Kornuth, Dan Smith e Dara O'Kearney.

Shaun Deeb rivendica di avere fatto questa proposta per anni, senza ricevere ascolto. Secondo lui la cosa non sarà mai fattibile finché tutti gli accordi di backing (ovvero di compravendita o scambio quote) non siano conclusi tramite app o siti che rendano tali accordi visibili.

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Secondo Jaime Staples è ottimo come standard di cortesia da richiedere e come battaglia culturale, ma difficilissimo da imporre.

Orpen non ci sta

Una voce contro è invece quella del regular turco degli high roller Orpen Kisacikoglu, che sostiene "Temo che una cosa del genere aumenterebbe possibili speculazioni di cui non si sente la necessità, che potrebbero contribuire ad allontanare le persone dal gioco. Se la gente collude (cosa che ritengo estremamente rara) verrà fuori dalle mani che giocano, non dal sapere la cifra che hanno eventualmente swappato".

E voi, come la pensate?

Immagine di copertina: Jans "Graftekkel" Arends (courtesy Rational Intellectual Holdings ltd)

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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