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Il campione del Milly Maker rigetta le accuse di collusion e chip dumping

Avrete letto da poco della vittoria di Jesse Yaginuma nel Millionaire Maker delle WSOP 2025, ma forse non sapete ancora delle mille polemiche che stanno infiammando intorno a questa impresa. C'è di mezzo una grandiosa rimonta, un bonus milionario in caso di braccialetto e alcune mani finite nell'implacabile mirino dei social. Ma andiamo per ordine, in questo giovedì reso rovente dall'epilogo del Milly Maker.

Importante: puoi vedere qui lo streaming del final table tanto discusso con il commento in italiano!

La pazzesca rimonta di Jesse Yaginuma nel Milly Maker

I fatti dicono che lo statunitense Jesse Yaginuma partiva da un enorme svantaggio, nell'heads up finale contro il connazionale James Carroll: 30.700.000 contro ben 269.300.000. In proporzione, Carroll aveva un vantaggio di 9 a 1, diventato a un certo punto quasi 17 a 1!

Il punto più basso, Yaginuma lo aveva toccato in una mano in cui aveva limpato 7 5 e, dopo il check di Carroll con 10 6 , aveva foldato alla bet da 4.000.000 del rivale su flop 6 7 6 , rimanendo così con 17 milioni contro i 283 di Carroll.

Il livello era 1.200.000/2.400.000/2.400.000, dunque Yaginuma ha foldato top pair rimanendo con 7bb contro i 118 di Carroll. Qui, però, Yaginuma inizia a cambiare marcia.

Con una serie di piatti, quasi nessun allin e un numero incredibilmente basso di showdown, Yaginuma risale prepotentemente e, nell'arco di appena un'ora, opera un sorpasso che francamente nessuno avrebbe potuto immaginare. Non solo, perché l'inerzia è ormai tutta dalla parte di Yaginuma che prende il largo. Si giunge a una mano in cui Yaginuma limpa da bottone con j 8 e poi chiama il raise a 13 milioni di Carroll con 6 3 . Sul flop 10 5 j , Carroll fa la sua continuation bet a 17 milioni, ottenendo un call. Sul turn 7 , invece, entrambi i giocatori fanno check. Si arriva al river q , sul quale Carroll alza l'asticella puntando 57 milioni in bluff totale. Yaginuma ci pensa, poi fa call salendo a 251,5 milioni contro 48,4.

Si arriva così alla mano conclusiva, in cui Yaginuma mette Carroll ai resti con q 3 e questi chiama per i suoi 41,4 milioni con a 10. Una Q sul turn completa una delle rimonte più incredibili mai viste in un torneo di poker live.

Jesse Yaginuma come Michael Lavin: il braccialetto vale un extra bonus di 1.000.000$

Vale la pena mettere in campo un altro dettaglio, per nulla marginale. Yaginuma aveva aderito a una promozione lanciata da ClubWPT Gold, un sito di poker cosiddetto "sweepstakes", ovvero per soldi finti, che vanno moltissimo negli USA. In base a tale promozione, chiamata Gold Rush, la room metteva in palio un bonus in denaro reale da 1.000.000$ per chi fosse riuscito a vincere un braccialetto WSOP dopo aver aderito alla stessa promozione.

Va precisato che le World Series Of Poker non hanno nulla a che vedere con tale promozione.

https://twitter.com/ClubWPTGold/status/1931181809250824269

Nota bene: diamo evidenza del tweet su X del ClubWPT Gold, solo a titolo di cronaca per far capire al lettore la credibilità o meno delle accuse verso i protagonisti. Ricordiamo che la promozione non è aperta ai giocatori italiani residenti in Italia. E' severamente vietato giocare su siti non autorizzati da ADM in Italia.

Il 7 giugno scorso, Michael Lavin aveva vinto l'evento shootout e l'extra bonus a sei zeri. Lavin aveva poi rivelato che, ovviamente, la possibilità di vincere quell'extra bonus lo aveva indotto a cambiare completamente strategia nel tavolo finale.

Nell'arco di nemmeno 20 giorni, Jesse Yaginuma è così il secondo giocatore a esserci riuscito

https://twitter.com/ClubWPTGold/status/1938090565863719263

Nota bene: diamo evidenza del tweet su X del ClubWPT Gold, solo a titolo di cronaca per far capire al lettore la credibilità o meno delle accuse verso i protagonisti. Ricordiamo che la promozione non è aperta ai giocatori italiani residenti in Italia. E' severamente vietato giocare su siti non autorizzati da ADM in Italia.

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Le reazioni tra complimenti, polemiche e accuse di collusion

La grande rimonta di Yaginuma, ma soprattutto COME questa rimonta è avvenuta, ha sollevato non pochi dubbi e non solo tra normali utenti dei social network, tra i quali è noto che si nascondano sempre moltissimi hater. Per alcuni pro che hanno riconosciuto la grande qualità di lettura di Jesse Yaginuma, per il quale quello appena conquistato era il quarto braccialetto in carriera (dopo 3 vinti nelle domestic del New Jersey), tra cui Brian Hastings, Christian Harder e Joao Simao, ce ne sono altri che la pensano in maniera diametralmente opposta.

Il più attivo tra questi è Rob Kuhn, che ha analizzato tutto l'heads up giungendo a una conclusione piuttosto grave. Secondo lui, ogni volta che Carroll puntava una cifra pari significava una mano buona, mentre una cifra dispari significava bluff. Ciò avrebbe consentito a Yaginuma di rimontare senza andare praticamente mai allin.

Va anche precisato che il suo avversario, James Carroll, seppure non abbia mai vinto un braccialetto non è certo l'ultimo arrivato. Lo statunitense ha tre titoli WPT in carniere e un monte vincite lordo da tornei live superiore a 6 milioni di dollari. Dunque, non certo uno sprovveduto.

Tuttavia, il poker live è un gioco stremante e potrebbe anche essere che quei pattern di puntata siano semplicemente stati colti da Yaginuma che ne ha approfittato. Infatti, i pro che si complimentano parlano non a caso di "clinic" di Yaginuma in capacità di lettura pokeristica.

Jesse Yaginuma nega qualsiasi accusa

Intervistato da Poker.org dopo la vittoria, Jesse Yaginuma ha rigettato qualsiasi accusa di collusion o chip dumping. Il neo-campione ha anche negato di aver stipulato un deal con il suo avversario, pur ammettendo di averci parlato prima dell'heads up: "No, nessun deal. Abbiamo parlato un po' di poker, tutto qua."

Sempre ai microfoni di Poker.org, Yaginuma ha confermato che l'extra bonus in palio ha cambiato la sua strategia, e sarebbe stato strano il contrario: "Ovviamente hai ancora più voglia di vincere, quando c'è un premio così alto in palio. Certo era anche importante guadagnare posti nel payout, ma questa situazione mi ha indotto a prendermi spot che magari non avrei preso in altre situazioni."

"No, nessun deal. Abbiamo parlato un po' di poker, tutto qua. "Ovviamente hai ancora più voglia di vincere, quando c'è un premio così alto in palio. Certo era anche importante guadagnare posti nel payout, ma questa situazione mi ha indotto a prendermi spot che magari non avrei preso in altre situazioni"

Jesse Yaginuma

Immagine di copertina: Jesse Yaginuma (Austin Currington & PokerNews)

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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