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John Juanda folda K-K preflop ma si pente: "Quella notte non ho dormito"

La vittoria di John Juanda all'EPT di Barcellona ha suscitato un gran numero di attestati di stima verso il professionista indonesiano, che era sparito dalle scene da diverso tempo e aveva scelto il main event della tappa spagnola dell'EPT per tornare in pista. Mai tempismo fu più azzeccato: dopo sei giornate passate ai tavoli, John è riuscito a vincere il torneo per 1.02 milioni di euro. Una cifra mostruosa che ha contribuito a portare le sue vincite lorde all-time a più di 18 milioni di dollari.

Nonostante tutti i messaggi di congratulazione e gli elogi, c'è una mano che ha tormentato a lungo Juanda, al punto di togliergli il sonno. Una mano decisiva, o meglio, che avrebbe potuto decidere il suo torneo, nella quale John sceglie di effettuare un fold estremo. Lui stesso ha definito sbagliata la sua condotta, ma andiamo per gradi.

Siamo all'ultima mano del Day 5 dell'EPT di Barcellona e la tensione è ovviamente altissima. I giocatori rimanenti sono 9 e sopravvivere a questa giornata significa potersi giocare il tavolo finale e il titolo nel conclusivo Day 6. Questi sono aspetti da tenere in grande considerazione nella valutazione della mano. Il gioco è aperto da Samuelson, che da early position rilancia a 260.000 con 5-5. Il player inglese Warburton decide di 3-bettare da middle position fino a 590.000 e quando la parola passa a John Juanda, l'ex team pro di Full Tilt si ritrova K-K in mano. Ci pensa per qualche secondo, analizza la situazione al tavolo e alla fine piazza la 4-bet a 1.220.000, lasciandosi dietro 4 milioni di chips.

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Samuelson passa la sua coppia di 5, mentre Warbuton non ha alcuna intenzione di lasciare il piatto e dichiara l'all-in. L'inglese ha uno stack superiore a quello di Juanda, che si trova quindi costretto a scegliere se giocarsi tutto all'ultima mano del Day 5. In questa situazione la stragrande maggioranza dei giocatori farebbe snap-call, ma John va invece in the tank. "Era l'ultima mano della giornata", ha dichiarato. "Era una mano difficile per me, perché in un torneo devi considerare i salti nel payout e gli short stack. Ero propenso a chiamare ma poi gli ho parlato e lui sembrava così sicuro di sé... Più parlava e più aumentavano le possibilità che avesse una coppia di Assi".

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Dopo averci riflettuto a lungo, John conclude che il suo avversario abbia l'unica mano in grado di batterlo ed effettua un clamoroso fold con K-K preflop. Warbuton se la ride e incassa il monster pot vinto con A-K, rifiutandosi di mostrare la sua mano all'avversario, che in quel momento comincia a nutrire dubbi sulla sua mossa. "Non ho dormito granché quella notte, rivivevo quello spot più e più volte. Più ci pensavo e più mi rendevo conto che le possibilità che avesse A-K fossero più elevate di quanto avessi considerato in game".

Un fold che per assurdo non ha prodotto alcun rimpianto in Juanda: il giorno successivo John ha vinto il torneo e un premio da un milione di euro. Incredibilmente, battendo nell'heads-up finale proprio Steven Warburton! Questo l'episodio completo del final table all'EPT Barcellona 2015. La mano che vi abbiamo raccontato inizia 07:18:

[youtube] https://www.youtube.com/watch?v=RnlWnT0ME24 [/youtube]

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