Con tutte le foto dei folli party a cui partecipa assiduamente, Liv Boeree viene sempre meno associata al poker giocato. D'altronde è stata lei stessa a definirsi su Twitter la "Dan Bilzerian al femminile" quando ha postato una foto di una decina di ragazzi seminudi pronti a festeggiare il suo compleanno, e con queste premesse è inevitabile parlare di lei principalmente quando le carte non c'entrano nulla. Eppure non va dimenticato che la bella inglese è una giocatrice professionista con ottimi risultati alle spalle e una carriera iniziata più di cinque anni fa con una decisione estremamente difficile.
Ne ha parlato lei stessa in un'intervista per la BBC, nella quale ha ripercorso i primi passi della sua vita pokeristica. Come è noto, il suo incontro con il poker è avvenuto nel 2005, quando partecipò a un reality show per Ultimatepoker.com nel quale venne iniziata al gioco da Phil Hellmuth, Dave "Devilfish" Ulliott e Annie Duke. Con tali maestri era inevitabile ottenere buoni risultati nel poker eppure per lei la strada del professionismo era ancora molto lontana. Venne infatti ingaggiata da un portale di informazione sul poker per fare l'inviata dalle WSOP del 2006 in un primo momento e poi da tanti altri importanti circuiti.
Passarono così più di due anni trascorsi "a bordo pista" senza quasi mai giocare a poker, fino al 2008, quando vinse un Ladies Event che le valse 42.000$. A quel punto Liv iniziò a chiedersi se non fosse meglio mollare il suo lavoro e tentare la strada del professionismo. Fino ad aprile del 2009 tentò di fare entrambe le cose, ottenendo qualche piccolo risultato in tornei giocati tra una pausa lavorativa e l'altra, finchè giunse l'inevitabile bivio della sua vita: gioca un satellite da 2.500$ per ottenere l'ingresso al WPT Five Star World Poker Classic e lo vince, ritrovandosi in mano un ticket da 25.000$ per uno dei tornei più prestigiosi e ricchi del mondo.
Il problema è che Liv avrebbe dovuto seguire quel torneo come reporter e quindi la decisione da prendere è improrogabile: tenersi il lavoro sicuro e "cashare" il ticket oppure licenziarsi e giocare il torneo? Alla fine l'inglese sceglie di mollare il suo impiego e di tentare la strada del professionismo. Nel WPT riesce ad andare a premio per 40.855$ ma poi le cose non vanno benissimo visti gli scarsi risultati. Circa un anno dopo ecco l'exploit che le cambiò la carriera e la vita: nell'aprile del 2010 si iscrive all'EPT di Sanremo e lo vince per 1.250.000€.
Ora Liv Boeree dice di non guardarsi mai indietro e di non pensare al passato, ma con 2.4 milioni di dollari vinti nei soli tornei live siamo sicuri che la sua scelta, oltre a essere molto coraggiosa, fu anche decisamente vincente.