Poker liveNon fate i maliziosi. Non stiamo parlando di una side bet a sfondo sessuale - per quelle ci pensa già Antonio Esfandiari - ma di una mano insolitamente lunga, giocata durante il WPT World Championship, tra Marvin Rettenmaier e Lily Kiletto.
A volte può capitare che un piatto particolarmente delicato o decisivo possa protrarsi più del dovuto, ma sinceramente che una mano arrivi a consumare un'intera pausa del torneo non è cosa che succede tutti i giorni. A quanto pare, la Kiletto ha avuto il suo bel daffare per decifrare il campione tedesco.
"Io e Lily abbiamo giocato una mano davvero davvero lunga - racconta Rettenmaier - È durata penso una ventina di minuti solo al river, praticamente tutta la pausa. I giocatori sono tornati e sono rimasti sorpresi dal vedere che eravamo ancora lì: lei ha tankato e uno degli altri al tavolo ha deciso di chiamare il clock".
A proposito di clock, Rettenmaier è poi tornato brevemente sul discorso dello shot-clock, che il WPT vorrebbe introdurre nei suoi tornei. "Non ho cambiato idea, penso sempre che non sia necessario. Voglio dire, ci sta pensarci su in certe mani, non mi faccio problemi in quei casi. Mi infastidisco solo quando c'è gente che perde tempo volutamente quando non serve, tipo quando ci mettono 20 secondi solo per guardare le carte prima del flop".
Il forte giocatore tedesco, che oggi risiede a Londra, ha avuto modo di parlare anche dei suoi impegni futuri: "Penso che giocherò l'EPT Grand Final di Monte Carlo. Sarò un po' tirato, ma anche se arrivo al tavolo finale del WPT World Championship, posso farcela lo stesso. Tanto poi avrò tre settimane di pausa".
Ma non è un po' stressante che sempre più tornei arrivino a sovrapporsi? "Ormai ci sono così tanti tornei, che è normale che succeda. In questo caso specifico, però, con le finali del World Poker Tour e dello European Poker Tour, probabilmente avrebbero potuto evitare. Non so chi abbia fissato prima le date, penso il WPT; credo che sovrapporre non sia necessario né un bene per i giocatori".
