Un tempo si sedeva ai tavoli verdi di Las Vegas, oggi in panchina contro il Salisburgo. Maximilian Senft, 36 anni, allenatore del Ried in Bundesliga austriaca, è l’esempio vivente di quanto la vita sappia mescolare le carte. E non è un caso che la metafora sia il poker, la sua prima passione-professione, prima di tornare al vecchio amore: il calcio.
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La carriera di Senft nel poker
Nel 2014, ancora 24enne, arrivò undicesimo su quasi settemila giocatori al Main Event delle World Series of Poker, mezzo milione di dollari in tasca e la carriera da professionista a portata di mano, soprattutto online. Era l'anno in cui vinse Martin Jacobsen e lui sfiorò il final table dei November Nine.
Dal 2011 al 2015 è andato in the money in 13 tornei live, l'ultimo è stato un sedicesimo posto (altra deep run) nell'Estrellas Main Event dell'EPT Barcellona, 10 anni fa. Per Hendonmob ha vinto oltre 800mila euro (incassi lordi nei tornei live).
“sia il poker che il football sono giochi di informazioni incomplete”
Maximilian Senft
Dal poker al calcio, come primo allenatore in Bundesliga Austriaca
Poteva continuare a fare il professionista nel poker online ma Senft ha scelto un’altra strada: Università, Master in scienze dello sport, analisi tattica. Dalla gavetta come assistente e studioso del gioco fino all’Austria Vienna, poi al fianco di Gerhard Struber al Wolfsberger e al Barnsley. Infine, il ritorno a casa, a Ried, dove nella scorsa stagione ha conquistato la promozione e oggi guida una delle squadre rivelazioni d’Europa, per il budget investito e i risultati ottenuti.
A colpire, racconta il New York Times, è la filosofia che Senft porta con sé dal poker al calcio: “sia il poker che il football sono giochi di informazioni incomplete”. Non conosci le carte dell’avversario, come non sai cosa accadrà nei prossimi minuti di una partita. Vince chi sa adattarsi, chi interpreta il poco che vede e lo trasforma in decisione. È la lezione più dura e più utile che si impara perdendo piatti o subendo gol: non lasciarsi travolgere dalle emozioni del risultato, che non è mai la verità assoluta.

Il suo pragmatismo creativo nel calcio
La sua “logica" nel costruire la squadra dipende dalle risorse che offre il club, è un pragmatismo creativo: se il portiere sa lanciare lungo, si costruisce su quello; se c’è un centrocampista che palleggia, la squadra gira intorno a lui. Niente dogmi, solo adattamento.
La sua ossessione, dichiarata, sono i calci piazzati: dedica un giorno di allenamento solo a quelli. E i numeri gli danno ragione: secondo Impect, nella scorsa stagione il Ried è stato tra le migliori squadre d’Europa su situazioni da fermo, con un saldo xG di +0,39 a partita. Con la rosa meno costosa della Bundesliga, il club ha registrato il miglior rapporto risultati/valore d’Europa nel 2023-24.
Senft, però, non si fa illusioni: "Il calcio resta lo sport dei giocatori. L’allenatore conta soprattutto nei primi venti minuti di ogni tempo. Alla fine, sono loro a decidere".
Come nel poker, puoi leggere, calcolare, bluffare. Ma poi è la carta che gira sul tavolo – o il pallone che rimbalza in area – a decidere chi vince davvero.
"Il calcio resta lo sport dei giocatori. L’allenatore conta soprattutto nei primi venti minuti di ogni tempo. Alla fine, sono loro a decidere".
Maximilian Senft

Maximillian Senft e la sua carriera da allenatore
Maximilian Senft è nato a Vienna il 4 agosto del 1989, è attualmente il primo allenatore del Ried. Ha un patentino con licenza Pro Uefa e il suo modulo più utilizzato è il 3-4-3. Le sue squadre sono molto forti sui calci piazzati.
E' stato vice allenatore del Barnsley FC e nel 2020 ha iniziato la sua avventura da primo allenatore prima al Pinkafeld e poi nel 2022 nella seconda squadra del Ried II. Dal 2023 siede sulla panchina del Ried e in 82 partite ha una media di 1,74 punti.
Nel 2023-24 è arrivato secondo nella cadetteria austriaca mentre nel 2024-25 ha vinto il campionato di Serie B e ora si gioca le sue carte come allenatore emergente (tra i più seguiti in Austria e non solo…) nella massima serie. Ma già nel 2022-23 aveva traghettato la squadra in Bundesliga per 13 partite.