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Mike McDonald: "Non avrei speranza contro Sauce123"

Mike McDonald potrebbe sedersi a qualsiasi tavolo da poker, ma sarebbe capace di essere vincente in ognuno di questi? Il canadese non ha dubbi: assolutamente no.

"So qual'è il mio posto nel poker, e sono consapevole che in certe partite online sarei perdente in modo netto. Solo perché ho ottenuto certi risultati nei tornei ed ho il bankroll per sedermi al $100/$200 contro Ben "Sauce123" Sulsky in heads-up, non significa che avrei davvero una chance di batterlo - ha raccontato a thinkingpoker.net - mentre probabilmente se il prossimo anno ci fosse un torneo a Macao col buy-in da 5 milioni di dollari troverei il modo di giocarlo, magari avendo anche solo il 3% di me stesso".

Come già aveva sottolineato nella nostra intervista, McDonald pur giocando ai più alti livelli è mosso dalla volontà di prendere le migliori decisioni possibili in qualsiasi competizione nella quale si trovi, che dalla posta in palio in sé: "Se mando al diavolo un torneo da 22 dollari mi sento comunque uno stupido, non penso che in fondo si tratti soltanto di 22 dollari, ma piuttosto qualcosa come, Mike, questo è quello a cui lavori più duramente nella tua vita ed ancora non sei in grado di farlo bene".

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Affermazioni simili potrebbero apparire ipocrite: in fondo, quale professionista non gioca per il denaro? La sua prospettiva, però, è un po' diversa: "Alla PCA ho guadagnato in una settimana quello che magari pensavo avrei guadagnato in tre anni, ma se non fossi andato neppure a premio la mia vita non sarebbe cambiata molto. Sono arrivato ad un punto in cui, per quanto alta possa essere la posta in palio e per quanto le cose possano andar male, non avrò mai la sensazione di aver perso l'occasione in grado di cambiarmi la vita".

Nonostante questo, per il prossimo futuro le sue energie saranno ancora dedicate al Texas Hold'em: "In questo momento non mi sento abbastanza abile dal fare qualcosa di diverso che giocare a poker. Mi capita di fare degli investimenti, ma niente che coinvolga una parte davvero rilevante del mio patrimonio. Probabilmente arriverà un momento in cui per me sarà più profittevole per me studiare i mercati finanziari o qualcosa del genere, ma il punto è: se anche fossi cento volte più ricco di adesso, non credo che la mia qualità della vita sarebbe neppure raddoppiata".

Continuare a guadagnare denaro rientra ancora tra i suoi obiettivi, quindi, ma la sua è tutt'altro che un'ossessione. Di denaro, sembra voler dire, ne ho già abbastanza: andrò a prendermene ancora un po', ma senza fretta...

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