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Negreanu vs Polk - è guerra totale, ma gli appassionati hanno solo da guadagnarci...

Fra Daniel Negreanu e Doug Polk è ormai guerra su più fronti. L'antipatia fra i due, partita diversi mesi fa, ha raggiunto livelli altissimi, al punto da indurre Daniel a fare comunella con un giocatore che in realtà non aveva mai filato gran che: Luke Schwartz.

L'esplosiva intervista di "Fullflush_1" con Pokernews in cui l'inglese si scaglia contro Doug Polk ha raccolto l'entusiastica reazione di Negreanu, che non ha perso tempo a palesare il suo "endorsement"

Da collega sostanziamente ignorato, Schwartz diventa "un boss", perchè "dice le cose così come stanno. Non ha peli sulla lingua, e alcuni degli argomenti che solleva sono davvero molto validi".

Al di là dell'improvvisa adorazione nei confronti di "fullflush1",  ormai quello tra Negreanu e Polk è uno scontro fra una vecchia volpe del giochino e colui che più di tutti rischia di usurparne il trono di re, di giocatore più popolare anche per la fetta più mainstream del poker e non solo tra i grinder più esigenti.

Anche per questo fra i due è corsa a delegittimarsi a vicenda, ma l'elemento più interessante non è tanto il flame: da questa rivalità il pubblico del poker ha solo da guadagnare, perchè la loro è una battaglia di personalità ma anche di contenuti.

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Doug Polk

Da un lato si possono godere i video a getto continuo di Polk, brillanti sia da un punto di vista tecnico che di intrattenimento. Dall'altro si assiste alla rincorsa di Daniel Negreanu, che ha ripreso a produrre contenuti multimediali di una certa qualità. L'ultimo in ordine di tempo è un podcast sul mental game di cui parleremo la prossima volta.

Ma anche gli amanti del puro flame non dovranno attendere troppo, per la prossima puntata: venerdì è annunciata infatti la presenza di Doug Polk nel nuovo podcast di Joe Ingram. Ci sarà altra carne al fuoco, ed è facile prevedere che sia piccante.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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