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Non c'è pace per O.J. Simpson: bannato a vita dal Cosmopolitan di Las Vegas

Non c'è pace, per O.J. Simpson. L'ex attore e stella della NFL era appena uscito di prigione, ma pare ne abbia combinato un'altra.

Secondo quanto racconta il sito di gossip TMZ, Simpson sarebbe stato bannato a vita dal Cosmopolitan di Las Vegas, per "comportamento contro le regole". La voce è che l'ormai 70enne O.J. fosse ubriaco e molesto, e che per tale ragione sia stato allontanato dalla security, quindi escluso a vita dalla casa da gioco. Gli avvocati di Simpson, tuttavia, negano qualsiasi stato di ebbrezza o violenze commesse dal proprio assistito.

Dopo il processo, la rapina a Las Vegas

Non è che Las Vegas porti molto bene, a Simpson. Dopo il celebre processo del 1994 in cui era stato prima accusato e poi clamorosamente assolto per l'omicidio dell'ex moglie e di un suo amico, nel 2008 O.J. era stato arrestato per un'irruzione a mano armata all'interno di una camera del Palace Station, un hotel & casinò di Sin City dove alloggiava un commerciante di "memorabilia" sportivi di nome Bruce Fromong. A quest'ultimo vennero sottratti alcuni cimeli riguardanti O.J.. Lo stesso Simpson poi si difese affermando che quei cimeli gli appartenessero e che gli fossero stati rubati in precedenza, ma negando con forza l'irruzione a mano armata.

Purtroppo per lui, i suoi complici ammisero la colpa incastrandolo, e per O.J. si aprirono nuovamente le porte delle patrie galere. La pena prevista andava da 9 a 33 anni di reclusione, ma il mese scorso era stato rimesso in libertà sulla parola. La buona condotta gli aveva permesso di limitare la pena a 9 anni.

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Las Vegas maledetta per O.J.

Subito dopo l'uscita di prigione, il 1 ottobre O.J. Simpson si era diretto a Las Vegas, distante oltre 700 chilometri da Lovelock, dove era recluso. Curiosamente, l'ex stella della NFL arrivò in città proprio il giorno della strage commessa da Steve Paddock, in cui per sua fortuna non rimase coinvolto.

Poco più di un mese dopo, però, Las Vegas torna a marcare un episodio negativo nella travagliata vita di O.J. Simpson. Una volta stella osannata da milioni di spettatori, oggi un reietto a tutti i livelli. Anche perché, vale la pena sottolinearlo,  il popolo americano non lo considera innocente e anzi non ha mai realmente accettato quell'assoluzione.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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