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phil ivey folda trips

"Un grande passo falso di Phil Ivey!" 'bencb789' analizza il check-fold con trips del 'King'

Anche Phil Ivey è umano e in quanto tale può commettere errori (a carte viste). E' una delle lezioni collaterali che possiamo trarre da quanto visto al 100k High Roller WSOP vinto i giorni scorsi da Joao Vieira.

In una mano arrivata a 13 left, "Il Re" ha messo sotto un bel trips sulla aggressione del portoghese che poi sarebbe risultato vincitore del torneo: a carte scoperte si è rivelata una action errata, come ha sottolineato anche il coach tedesco Benjamin 'bencb789' Rolle nella analisi della mano che andiamo a vedere.

La situazione

Il $100k High Roller delle World Series Of Poker è tredici left su blinds 50k-100k. Con 6,7 milioni di chips Phil Ivey ha il secondo stack più grande del tavolo dopo quello di Ben Heath (8,7 milioni).

Ci sono poi Andrew Lichtenberger con 45bb ed Emilien Pitavy con 21bb, prima degli short Joao Vieira (18bb) e Adrian Mateos (13,5bb). Il tredicesimo posto paga duecentotremila dollari, la vittoria vale 2,6 milioni.

Lead turn, fold river

Ecco la mano del 'passo falso' di Ivey. Vieira apre x2 A J da hijack, Ivey difende K 4 da big blind.

Flop Q 4 2 Ivey check, Vieira bet 130k, call.

Turn 4 Ivey leada 300k, Vieira chiama

River 3 Ivey check, Vieira va all-in per 1,2 milioni, Ivey butta le sue carte nel muck con un moto di disgusto.

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Onestamente non penso che sia un fold così terribile. Dopo che Vieira chiama una bet al turn relativamente grande, date le dimensioni degli stack, Ivey si aspetta che Vieira chiami con assi, re, donne, backdoor flushdraw, e forse qlcs come AKo o AJo con almeno una fiori. Quindi quando va all-in sta rappresentando AJ-AK con una fiori ma anche tutti i colori. Sono tante mani che battono Ivey.

Bencd789

L'analisi di Bencb789

Ecco l'analisi del coach che ha bocciato la action di Ivey pur non ritenendola un errore gravissimo.

"Standard open per Vieira, Ivey potrebbe decidere di piazzare una piccola tribet qui per attaccare gli autofold da bottone ma decide di chiamare. Standard. Al flop una piccola bet e call, niente di fantasioso. Al turn Ivey leada, che a mio avviso è una mossa davvero davvero buona. In range ha più 4-x di Vieira. Al river la situazione diventa molto interessante. Penso che Ivey dovrebbe solamente andare all-in per valore, ricevendo il call di una donna, degli assi o dei re: se oppo ha colore così sia. Invece Ivey checka, e con sorpresa finisce col check-foldare.

Onestamente non penso che sia un fold così terribile. Dopo che Vieira chiama una bet al turn relativamente grande, date le dimensioni degli stack, Ivey si aspetta che Vieira chiami con assi, re, donne, backdoor flushdraw, e forse qlcs come AKo o AJo con almeno una fiori. Quindi quando va all-in sta rappresentando AJ-AK con una fiori ma anche tutti i colori, quindi bisogna aggiungere A 5 e altri colori con A . Sono tante mani che battono Ivey. Inoltre potrebbe aspettarsi che con mani come AJ - AK al river checki dietro in giveup. Per questo non penso che quello di Ivey sia un fold terribile, ma in questa situazione sembra incredibilmente stupido.

Ricordiamoci anche che siamo molto deep in un torneo quindi si può pensare che Vieira non piazzi un grande bluff con AK AJ che hanno showdown value. Una mano tricky da parte sua."

Il video

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
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