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Phil Hellmuth (photo courtesy of Omar Sader - Pokernews)

Phil Hellmuth manca due board e la Tilly lo provoca "se perdi il colpo ne beneficiamo tutti!"

Il nuovo corso del Phil Hellmuth placido e tranquillo, trova una nuova tappa e certifica ancora una volta quel cambiamento a tratti sorprendente che sta subendo la carriera di "Poker Brat".

Proprio in questi giorni il 17 volte braccialetto WSOP, si è cimentato sulle partite di cash game nella trasmissione coperta dallo streaming di PokerGO, "No Gamble, No Future" e, dopo un brutto colpo da 24.000 dollari ( non certo cifre che danneggiano uno come lui, teniamo a precisarlo ), ha manifestato tutta la sua flemma.

Il contesto pieno di star

L'ultimo episodio di No Gamble, No Future, è stato proposto nella giornata di lunedì e ai tavoli si sono accomodati Jennifer Tilly, il conduttore di First Things First Nick Wright, Ethan Klein, famoso genio dei podcast del settore, unitamente al PokerStars (poker) Ambassador Joe Stapleton.

A completare lo schieramento di partenza della puntata, Daniel 'DrDadPoker' SchillTaylor Wilson e Rips, tutti intenti a giocare una partita di cash game No Limit Hold'Em, $25/$25 ($25).

Dopo un inizio in cui le cose sembravano mettersi bene e qualche mano che sembrava mettere le cose sul binario giusto, Hellmuth ha invece giocato alcuni colpi, uno in particolare, che non è esattamente andato per il verso giusto.

Action senza respiro

La parte iniziale della giornata non ha lasciato spazio a momenti in cui i protagonisti si sono dedicati a studio di strategie e simili, al contrario. L'azione è diventata subito piuttosto feroce, come scrive Poker.org.

Nella mano alla quale abbiamo accennato, Hellmuth apre a $150 da posizione iniziale con a k , chiamato un posto dopo da Wright con una coppia di 6, prima che da Piccolo Buio, Rips opti per una 3Bet a $425 con 7 7 , originando il fold del BB occupato da Klein, a 2 .

Sullo straddle chiama Klein con k 10 che dà così odds all'original raiser per chiamare, ma Hellmuth, per tutta risposta, decide di metterle tutte per un All In da $11.700.

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L'unico a callare, dopo il fold veloce di Wright, è stato il 3bettor, non prima, però, di inscenare la solita scenetta alla quale Hellmuth non si sottraeva da par suo.

"Sei stato troppo veloce"

Nel momento in cui Rips ha ragionato un attimo prima di fare la sua azione, Hellmuth non ha proferito parola, ma, stuzzicato dal suo rivale, non ce l'ha fatta nemmeno stavolta a fare silenzio.

"Non vedevi l'ora di metterle tutte...", chiedeva Rips a Poker Brat, "sembrava che non stessi nella pelle per andare All In".

"Quando uno si muove così velocemente, di solito ha Asso-Kappa, vero? Solitamente è così", rispondeva Phil Hellmuth sorridendo.

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"Mi sembra di azzardare troppo in questo spot", continuava Rips, ma a quel punto era un terzo incomodo a mettere tutti d'accordo, per togliere gli ultimi dubbi a Rips.

Jennifer Tilly sembrava incoraggiare il call di Rips: "se chiami con una mano marginale e vinci contro Phil, ne trarremo tutti beneficio".

Ebbene, che fosse perché volesse davvero gamblare contro Hellmuth, o perché si sentisse avanti, Rips ha deciso di chiamare e i due hanno deciso di giocare su due board.

I due board sfavorevoli a Phil Hellmuth

Wilson si levava di mezzo e i due scoprivano di giocarsi un coin flip da più di $24.000.

Il primo board andava liscio a favore di Rips, senza grossi sussulti: 8 2 3 4 8 , ma il secondo era ben più pirotecnico, visto che le prime due carte del flop "a faccetta", palesavano una doppia coppia a favore di Phil: a k , ma la terza carta era la matta a favore di Rips quello che da noi si chiamata settebello, 7 .

Phil Hellmuth courtesy Pokernews & Omar Sader

Dopo aver fatto un bel sorriso a cattivo gioco, il tavolo esplodeva per provocare il povero Phil Hellmuth, che assisteva passivo al turn, 5 e al river, q .

"Voglio chiudere con questa frase", chiosava Hellmuth: "non ho giocato molte volte contro gente che si è giocata contro di me centinaia di Big Blind preflop".

Il tutto mentre chiedeva una ricarica da $10.000 e la partita continuava sui canali di PokerGo.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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