Le WSOP 2016 verranno ricordate per il ritorno nel poker giocato di Howard Lederer e Chris Ferguson, gli ex due direttori e proprietari di Full Tilt Poker. Di Phil Ivey invece si erano perse le tracce, in questi mesi neanche la sua ombra si è vista a Vegas.
Assente nel $111.111 One Drop e nel classico appuntamento del $50,000 Players Championship. Le World Series senza di lui avevano un sapore diverso.
A 39 anni, Ivey ha vinto 10 braccialetti e la sua mancata presenza non poteva che fare notizia: d'altronde solo nel Main, il "Tiger Woods del Poker" ha incassato oltre 1,9 milioni di dollari: è andato a premio in 5 occasioni.
Nel 2009 è stato uno dei November Nine ed ha sfiorato il tavolo finale nel 2003, per via di una bad beat per mano di Chris Moneymaker. Un episodio che ha cambiato, molto probabilmente, la storia del poker moderno.
La sua era un'assenza significativa. Ma proprio all'ultimo tuffo, nel day 1C del Main Event, il Re del poker si è presentato al Rio. Era da un anno che mancava da quelle parti, proprio in occasione del torneo più importante ed affascinante dell'anno, ben 365 giorni fa.
Re Phil ha giocato con i tifosi alle spalle che lo sostenevano e, rimasto molto short nell'ultimo livello, è comunque riuscito a chiudere la giornata (molto difficile), mettendo nella busta 26.100 chips. Non sarà facile rimontare ma nel Main Event tutto è possibile.
La sua lontananza dal poker giocato non era passata sotto traccia, considerando lo si è visto in una poker room solo 7 mesi fa, quando aveva partecipato a gennaio nel $200.000 Triton Super High Roller Series, nelle Filippine, arrivano al quinto posto, garantendosi un assegno da $656.000, giusto per le spese legali, considerando i processi che ancora lo vedono coinvolto nella storia dell'edge sorting ai tavoli di baccarat a Londra e in New Jersey. Negli High Stakes online si è di fatto ritirato, dopo aver perso nel 2015 oltre 3,7 milioni di dollari.