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PLO World Championship: Alioto out, Pierce slowrolla

Dario Alioto: niente da fare nell'amato PLOE' in corso il day 2 del "Main Event di Omaha" alle WSOP, il cosiddetto PLO World Championship da 10.000$ di buy-in. 386 gli iscritti, 168 dei quali approdati alla seconda giornata. Tra questi anche Dario Alioto e Paul Pierce.

Se però è normale associare il nome del campione siciliano all'elite del Pot Limit Omaha mondiale, non lo è altrettanto leggere quello dell'ex stella dei Boston Celtics - da poco passato ai Brooklyn Nets. Eppure, mentre scriviamo il nostro giocatore è stato eliminato mentre la celebre star del basket è nelle primissime posizioni del count.

ALIOTO E UNA SFORTUNATA "COSA A TRE" - Dario aveva chiuso il day 1 a 38.300 chips, sotto average ma ancora con buon margine per risalire la china. Purtroppo, ciò non avviene...

Uno short rilancia di piatto, Nacho Barbero 3-betta fino a 12.000, Dario pusha per 33mila totali, ottenendo il call allin per 13.000 chips da parte del primo giocatore e anche quello di Barbero, che copre Alioto. Dario gira k 7 a 10. Barbero k 5 a 3 e il terzo giocatore a 8 7 6 .

L'equity del capitano del Sisal Poker Team è abbastanza alta, soprattutto nei confronti di Barbero con cui gioca per il side pot. L'argentino però trova un board favorevole e Dario esce in 125esima posizione: ora per lui un giorno di riposo prima del Main Event.

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Paul Pierce alle WSOPPIERCE, "LA VERITÀ" IN UNO SLOWROLL - Tutt'altro andamento ha avuto finora il torneo di Paul Pierce, che non è nuovo alle World Series Of Poker: già nel 2011 partecipò al Main Event uscendo durante il day 2 dopo un buon day 1. Stavolta il day 1 del suo PLO Championship è stato eccellente: 141.100 gettoni imbustati per la sedicesima posizione parziale, ma non finisce qui...

Il day 2 di "The Truth" è iniziato con i migliori auspici e anche uno slowroll: su un board 4 7 10 6 un malcapitato giocatore pusha allin, e Pierce inizia dà nuovamente un'occhiata alle sue carte, pensa per alcuni istanti, poi dichiara call girando a 3 5 3 per una scala colore!

Il malcapitato avversario si alza senza neanche aspettare il river, sapendo di essere ovviamente drawing dead, e Paul Pierce incassa un altro piatto che lo porta a quasi 240mila chips, uno stack che gli vale la top ten del chipcount. Al suo tavolo, David Chiu ridacchia: a un All Star si perdona anche una piccola scorrettezza del genere.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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