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Le trappole più brutali con le monster hand agli EPT [VIDEO]

Una delle prime cose che un giocatore alle prime armi impara da autodidatta, è quella di "slowplayare" le mani dalla fortissima equity, per provare a far chiudere un punto inferiore al proprio avversario ed essere poi pagati per i massimi nelle strade successive in virtù delle nostre trappole.

Trappole, sì ma con attenzione

Nei primi mesi delle nostre carriere pokeristiche, sembra bellissimo intrappolare i nostri avversari e ottenere un grosso dividendo tra turn e river, ma già nel medio periodo questo meccanismo si inceppa.

Ci renderemo conto ben presto che la tecnica del trapping può essere utilizzata solo in determinate situazioni e con determinate condizioni, visto e considerato che le percentuali sono completamente a nostro favore solo quando abbiamo il punto nuts.

Nel video che è stato preparato nei giorni scorsi dal Canale Youtube di PokerStars, viene messa in evidenza una sequenza di situazioni in cui le trappole messe in atto da chi ha la mano migliore, vanno a buon fine.

Contesto EPT

Il contesto è quello dell'European Poker Tour, attraverso il quale verremo catapultati in un'era passata, con immagini alle volte in Super HD e altre un po' sbiadite dai formati video non proprio tra i più moderni.

Quello che ci interessa è però guardare il modo in cui queste trappole vengono giocate dai loro protagonisti.

La preferita da parte di chi vi scrive è senza dubbio la prima, visto che, oltre al mero e semplice slowplay, c'è anche una mossa che fa capo all'osservazione dello stack altrui, visto che da Grande Buio "Elky" è shortissimo e con buone probabilità metterà dentro tutte le sue chips alla vista di una mano appena decente.

La mano è ben più che decente visto che il francese spilla una coppia di 7 e non pò esimersi dallo shove.

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Il suo problema, ma soprattutto quello del libanese Kamar, sta nel fatto che il britannico Deadman aveva flattato gli assi da bottone, azione che gli permetterà di mettere a segno un doppio Knock Out, anche in virtù del tentativo di isolamento di Kamar che aveva deciso di 4-Bettare da Middle Position.

Non vi vogliamo spoilerare il resto dei segmenti, anche perché vi priveremmo della sorpresa. Sorpresa che, invece, imparerete a scrutare negli occhi del giocatore "trappato".

Buona visione!

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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