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Chi è stato il primo pokerista italiano a vincere un Main Event WPT?

Insieme ai Main Event WSOP e a quelli dello European Poker Tour, i Main Event del World Poker Tour compongono la Triple Crown che solamente nove giocatori nella storia del poker possono sfoggiare nella propria bacheca.

Rispetto agli altri due tornei, nel tempo i Main Event WPT si sono un po' inflazionati, viste le maglie larghe concesse dagli organizzatori per l'utilizzo del marchio. Ad esempio nella ultima stagione pre-pandemia, la 2018-2019, si sono giocati ben 20 Main Event WPT in diversi angoli del globo.

Il circuito esordì a giugno 2002 all'interno del Five Diamond Poker Classic che si tenne al Bellagio di Las Vegas. Il vincitore fu Gus Hansen che portò a casa 556,460$. Da allora molti dei giocatori di poker più conosciuti hanno messo in bacheca un Main Event WPT, da Doyle Brunson a Daniel Negreanu passando per Michael Mizrachi, Scotty Nguyen, Barry Greenstein, Phil Ivey... La lista sarebbe lunga.

Ma chi è il primo giocatore italiano ad aver vinto un Main Event WPT?

 

Il fabbro della sua fortuna

Il primo successo tricolore al World Poker Tour arrivò nella stagione 2010-2011. Quell'anno la tappa di apertura del WPT si disputò a maggio all'Aviation Club di Parigi e fu vinta da Theo Jorgensen. A settembre, all'appuntamento di Londra, si impose Jake Cody, mentre l'appuntamento a dicembre al Bellagio di Las Vegas registrò il trionfo di Antonio Esfandiari.

A febbraio 2011 il circuito WPT sbarcò a Venezia, nella casa da gioco più vecchia del mondo. Una suggestione incredibile. Il Main Event da 3.300€ di buy-in registrò 523 entries. Come ovvio, tantissimi erano gli italiani presenti.

Nelle 54 posizioni a premio arrivarono anche i volti più noti del poker tricolore dell'epoca, come Max Pescatori (49° per 6.620€), Dario Minieri (40° per 7.760€), Erion Islamay (33° per 9.010€). Al tavolo finale la rappresentanza italiana era ben nutrita, con Paolo Della Penna, Renato Paolini, Luca Fiorini e Alessio Isaia a lottare per portare in alto il tricolore contro super professionisti del livello di David Vamplew e Maxim Likov.

Alla fine, dopo l'uscita di Della Penna in nona posizione, di Paolini in ottava e di Fiorini in sesta, tra gli ultimi cinque giocatori restò il solo Alessio Isaia a dare battaglia per i colori italici. Dopo l'eliminazione di Vamplew in terza posizione, 'il fabbro' si trovo al testa a testa conclusivo contro l'ungherese Szabolcs Mayer.

Gli stack sono appaiati ma poi Isaia prende il largo grazie a un coinflip in all-in preflop (77>AJ) che lo fa salire a 12 milioni di stack contro i 3,5 avversari.

All'ultimo showdown Alessio si presenta con A Q contro Q 6 di Mayer: il board 8 4 2 3 J sancisce la fine dei giochi, un pokerista italiano è per la prima volta nella storia campione del World Poker Tour!

 

Payout 3.300€ Main Event WPT Venezia febbraio 2011

1 Italia Alessio Isaia €380,000 $518,382
2 Ungheria Szabolcs Mayer €221,090 $301,603
3 Scozia David Vamplew €147,970 $201,855
4 Francia Emmanuel Rodrigues €100,650 $137,303
5 Francia Adrien Garrigues €72,860 $99,393
6 Italia Luca Fiorini €57,080 $77,866
7 Russia Maxim Lykov €42,810 $58,400
8 Italia Renato Paolini €31,540 $43,026
9 Italia Paolo Della Penna €22,530 $30,735

 

Gli altri successi italiani al WPT

A suo modo Alessio Isaia fece da apripista. Per il poker italiano infatti al World Poker Tour arrivò un periodo davvero felice. A dicembre 2011 Edoardo Alescio si impose al nuovo Main Event WPT Venezia avendo la meglio nel testa a testa conclusivo nientemeno che su Steve O'Dwyer.

In quarta posizione concluse Andrea Dato, che due stagioni WPT più tardi vinse il Main Event sempre a Venezia.

Nella stagione 2012-2013 il poker azzurro centrò addirittura un bis: a novembre 2012 il siciliano Giacomo Fundarò si impose in Marocco mentre a marzo 2013 Rocco Palumbo conquistò il Main Event del WPT Grand Prix Venezia.

A oggi quello del genovese resta l'ultimo successo italiano nel circuito.

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.