“10.000 dollari? E che vuoi che siano? Ho perso molto di più al baccarat”. Basterebbe questa semplice e breve frase per descrivere Qui Nguyen, l’unico tra i November Nine 2016 a definirsi un gambler professionista. Ma conosciamolo meglio, perché ne vale davvero la pena.
A cominciare dal nickname. Qui Nguyen, nella poker room dell’Aria di Las Vegas, è conosciuto come ‘Tommy Gun’. Ed è facile capire il perché. Soprattutto se avete seguito le fasi conclusive del Main Event WSOP 2016, quando a 15 player left, Qui Nguyen ha cominciato a ‘sparare’ puntate su puntate, eliminando tre giocatori nel giro di sei mani.
E dire che rimasti in 27, ‘Tommy Gun’ aveva il terzo stack più piccolo: a ottobre, quando inizierà il tavolo finale del Main Event, davanti a lui si ritroverà soltanto Cliff Josephy. Mica male, non è vero?
Qui Nguyen e l’ossessione delle World Series of Poker
Qui Nguyen, nativo del Vietnam, ha costruito la sua carriera di professional poker player giocando principalmente le partite cash, sin da quando più di dieci anni fa si è trasferito dalla Florida a Las Vegas.
Prima al Bellagio, poi all’Aria, Qui Nguyen batte il cash game dal livello $1/$3 fino al $10/$20. Il suo bankroll, abbastanza solido, viene però messo a dura prova da altre due sue passioni non altrettanto remunerative: il baccarat e i tornei multitavolo.
Le World Series of Poker sono da sempre una fissazione per ‘Tommy Gun’. Convinto di avere le carte in regola per sfondare, Qui Nguyen ha recentemente dichiarato: “Di solito cerco di arrivare in the money… ma non arrivo mai in the money”.
Non a caso, l’unico precedente piazzamento a premio alle World Series risale al 2009, in un torneo da 1.500 dollari (54° posto per 9.029 di vincita). Nguyen non aveva mai giocato un evento dal buy-in superiore ai 2.500 dollari, prima del Main Event di quest’anno.
Da satellite… a satellite, fino al Main Event WSOP 2016
Il giocatore di origini vietnamite ha provato ad entrare nel Main Event WSOP 2016 tramite un satellite da 565 dollari, ma non ce l’ha fatta. Quindi ha provato altri due satelliti da 1.000, e al terzo tentativo è riuscito a qualificarsi.
La famiglia ha provato a convincerlo a vendere quel ticket da 10.000 dollari, ma Nguyen non ha ceduto alla pressione, ricordando – come dicevamo all’inizio – che per lui quella cifra non fosse chissà cosa, dal momento che il baccarat gli aveva inflitto colpi ben più duri.
Il trentanovenne residente a Las Vegas, che si è già messo in tasca almeno un milione di dollari, ha dichiarato al Las Vegas Sun di volersi prendere una pausa dal poker (presumibilmente post-November Nine) per poter passare un po’ più di tempo con la moglie e il figlio.
Ma c’è un’altra cosa che cercherà di evitare, dopo questo exploit: “Ora che ho questi soldi, spero di non giocare mai più al baccarat”.
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