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Ahi, Rainer Kempe: entra direttamente al day 2 del Big One For One Drop ma dura solo 20 minuti

50.000 dollari al minuto. Oppure, se preferite, circa 833 dollari al secondo. Il Big One For One Drop di Rainer Kempe è durato appena 20 minuti, e questo è un fatto.

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Rainer Kempe

Rainer Kempe: registrazione tardiva, eliminazione precoce

Il forte tedesco era stato fra i tre che hanno deciso di entrare al torneo da 1 milione di dollari di buy-in direttamente al day 2. Gli altri, per la cronaca, erano Brian Rast e Byron Kaverman. Entrare direttamente al day 2 significava comunque avere davanti circa 50bb, poiché si riprendeva dal livello 50.000/100.000 ante 100.000.

Kempe ha avuto giusto il tempo di lasciare qualche buio prima della mano che l'ha condannato. Il tedesco apre da early position a 225.000, ricevendo la 3-bet a 675.000 da parte di David Einhorn, in posizione su di lui. La palla torna a Rainer, che 4-betta a 1,6 milioni vedendosi poi messo all-in. Kempe accetta mettendo in mezzo i suoi 4.5 milioni totali, ma allo showdown trova una brutta sorpresa:

Kempe q q

Einhorn a a

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Il board j 6 2 a 9 non lascia scampo al tedesco, che era pure drawing dead sin dal turn.

E i backer muti!

Rainer Kempe vede così evaporare il suo buy-in da 1.000.000 di dollari in meno di mezzora. Pur considerando il fatto che lui (come tanti altri della crew tedesca e non solo) gioca tenendo per sé una percentuale ridotta, si tratta comunque di un cooler doloroso, per sé e per i suoi investitori. E se già il lungo periodo nel live è una sorta di chimera, in un torneo da un milione di dollari è solo un impietoso verdetto.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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