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La gioia del set over set che si trasforma in incubo con le sembianze di un signore con l'accappatoio

Il set over set è una gran bella cosa quando stiamo giocando dalla parte giusta del tavolo. Meno quando lo subiamo. Ma la cosa più brutta è agire dalla parte felice per poi essere tramortiti da un 2% al river. La cosa è capitata al povero David "viffer" Peat.

L'incertezza del poker

Il poker è un gioco talmente imprevedibile rispetto al quale non puoi mai avere, fino a quando la matematica non condanna noi o i nostri avversari, la certezza di perdere o vincere la mano. 

È esattamente quello che è successo nel colpo che vi proponiamo oggi nel quale il pigiamato/accappatoiato (passateci il terribile termine) Neil Andrew Channing è impegnato in uno spettacolare colpo dove viene recuperato dagli dei del poker in una situazione piuttosto scomoda che lo vede sperare in una percentuale  davvero infima al river. 

Viffer e il suo sguardo

Vittima della sfortuna è in questo caso David “viffer” Peat, professional poker player di qualche tempo fa, che ha deciso tutto ad un tratto di appendere le carte al chiodo. 

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L’espressione del giocatore di Las Vegas all’uscita del river è tutto un programma e chissà se questo episodio fa parte di quelli talmente negativi che gli fece dichiarare nell’ormai lontano 2008 “per me il poker è morto”. 

Il set over set

La mano sembra andare abbastanza liscia e, seppure una combinazione come il “set over set” non sia esattamente comunissima, tutti noi giocatori la abbiamo inferta e ricevuta in più di un’occasione durante le nostre sessioni.

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Meno comune è il materializzarsi della beffarda carta finale che rappresenta un succoso 2% di probabilità. 

La flemma del vincitore della mano, il pigiamato Channing, fa da cornice a tutta una serie di esclamazioni di sorpresa dei suoi compagni di gioco, unita al silenzio tombale che coglie il suo diretto avversario, il quale accusa palesemente il colpo.

Buona visione.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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