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Quando Smirnov mise sotto poker di 8 alle WSOP. Cosa aveva Morgan?

È probabilmente una mano tra le più dibattute di tutta la storia recente del poker live. Per Buy In e giocatori, ad essa si possono dare le più svariate interpretazioni. E se a queste aggiungiamo il comportamento dei protagonisti al fold di Smirnov senza mostrare la sua mano, il tutto diventa un rebus. 

La mano che vogliamo ricordare oggi è stata ripresa da Pokernews.com che l'ha "riesumata" proprio questi giorni. 

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È una mano storica in cui si può parlare di uno dei fold più spettacolari di sempre, è un attimino datata, ma non per questo rimane di grandissima attualità. 

Siamo nel luglio del 2012, il reporter Donnie Peters sta facendo il blog del Big One for One Drop alle World Series Of Poker e il torneo non è cominciato da tantissimo, anzi, siamo nelle fasi iniziali.

Il livello è il quarto, Small Blind 6.000, Big Blind 12.000, Ante 2.000, le size iniziali, per motivi puramente tecnici, non vengono svelate. 

Si sa solo che c’è un’apertura di Tom Dwan, chiamato da Mikhail Smirnov e John Morgan, entrambi in posizione su “Durrrr”.

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I tre giocano su questo flop: j 8 7 e, dopo il check di Dwan arriva la bet di Smirnov per il call del solo Morgan. Dwan sente puzza di bruciato e decide di foldare.

Turn 8 . Smirnov questa volta esce bello lungo a 200.000 e Morgan, a dire di chi ha raccontato la mano, chiama visibilmente eccitato.

Quando un k atterra sul river, la puntata di Smirnov si fa veramente minacciosa, 700.000, ma per tutta risposta Morgan le mette tutte nel mezzo per 3,4 milioni, un importo superiore allo stack del suo avversario che, in caso di call, avrebbe messo a rischio il suo intero torneo.

Dopo qualche secondo di meditazione Smirnov opta per il fold mostrando il suo poker di 8, mentre Morgan decide di non mostrare la sua mano. 

Phil Galfond, che qualche mano nella sua carriera l’ha giochicchiata,  era presente e ha commentato di non aver mai visto nulla di simile. 

Morgan non ha mai rivelato pubblicamente se avesse avuto veramente in mano 10 9 e probabilmente non lo sapremo mai. Il fatto che non abbia mostrato subito dopo il fold del suo avversario, invece, giudicatelo voi…

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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