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Quella volta che Tom Dwan fece foldare un intero family pot, tra cui un paio di Assi e un Trips...

Il poker moderno, nella specialità più giocata al mondo da qualche decade a questa parte, il Texas Hold’Em, offre la possibilità di bluffare con una certa frequenza e se hai nel sangue l’arte del bluff, sei senza dubbio avvantaggiato. Se poi ti chiami Tom Dwan, quel vantaggio è devastante.

Tom Dwan

L'aggressività di Tom Dwan

Uno degli esponenti più significativi della materia, risponde al nome di Tom Dwan, celestiale giocatore dall’aggressività smodata del quale certo non si può dire che si faccia parlare dietro quando c’è da metterle in mezzo.

In più di un’occasione l’ormai mitico “Durrrr”, ha dimostrato di possedere una pompa praticamente senza limiti.

La mano che vi andiamo a mostrare quest’oggi, sembra fatta apposta per regalarvi quel tipo di adrenalina che vi farà sobbalzare sulla poltrona dalla quale state guardando il colpo.

Greenstein e Eastgate rivedibili

Certo… Ci sarebbe da soffermarsi sul modus operandi di Eastgate che lascia campo libero all’americano del New Jersey fin troppo presto e fin troppo arrendevolmente, ma anche il comportamento di Greenstein non sembrerebbe dei più corretti. 

Ma i giudizi li lasciamo a voi, come sempre. 

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Di solito, in questi casi, chi vi scrive si limita a farvi notare un po’ di cosette del piatto.

Fin troppe calling station!

Diciamo che Tom non 3betta preflop sull’apertura del buon Barry e questo elimina dal suo range alcune mani che potrebbero battere gli assi dell’original raiser e soprattutto il trips di Eastgate. 

L’esagerato numero di giocatori al flop origina una mano sicuramente particolare, ma in una partita di cash game, questo tipo di comportamento si addice molto di più a una Low Stake, piuttosto che a una $400/$800/$200 in cui ogni piatto parte da una base di $1.400. 

Per il resto, come spesso accade, vi invitiamo a prestare attenzione alle size dello statunitense, evidentemente fin troppo convincenti agli occhio dei sette (leggasi 7) rivali.

https://www.youtube.com/watch?v=zfP2GU74dFc

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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