Le WSOP 2015 ci hanno dato tantissimi spunti interessanti, compreso anche un caso che ha fatto molto discutere. Come forse ricorderete (ne parlavamo QUI), Valeriu Coca fu accusato di cheating durante l'evento Heads-Up da $10.000. Il suo premio - Coca chiuse al 5° posto - fu congelato in attesa di ulteriori indagini, conclusesi sostanzialmente con un nulla di fatto.
"Una volta che la questione è stata posta alla nostra attenzione", ha comunicato ieri il management delle World Series of Poker, "abbiamo cominciato immediatamente un'indagine, lavorando a stretto contatto con il Nevada Gaming Control Board. L'indagine è stata condotta ed è stata terminata da tutte le parti in causa".
Il risultato dell'indagine portata avanti dal massimo organismo di controllo del gioco nel Silver State è il seguente: "In questo momento la questione è da considerarsi chiusa e il 5° posto nell'Evento #10 sarà ora attribuito anche dal punto di vista economico". A Coca, dunque, andranno $54.000, unico premio rimasto in sospeso nell'evento da 128 partecipanti, vinto da Keith Lehr.
Le accuse di cheating risalgono naturalmente all'inizio dello scorso giugno, a WSOP 2015 appena iniziate. In quell'occasione furono principalmente Connor 'blanconegro' Drinan e Pratyush Buddiga - tra gli altri - a gettare ombre sull'operato di Coca, affermando come questi fosse riuscito in qualche modo ad avvantaggiarsi rispetto agli avversari.
"Ogni volta che avevo una buona mano di partenza, lui foldava", spiegava Drinan. "Se ne avevo una scarsa, rilanciava o controrilanciava. Se mancavo il flop, mi attaccava con una c-bet. Se lo mancavo e provavo una delayed c-bet, lui martellava al turn ogni singola volta".
Drinan e Buddiga paventarono l'ipotesi che Coca - a quanto pare bandito da tutti i casinò della Repubblica Ceca - avesse usato un qualche tipo di inchiostro invisibile per segnare le carte, sfruttando poi un paio di occhiali da sole speciali che gli permettessero di individuare i segni.
Le carte utilizzate durante il torneo furono spedite ad un laboratorio forense poco dopo la fine dell'evento, per essere analizzate: le indagini preliminari non trovarono nulla di anomalo.
Coca rigettò immediatamente le accuse: "I giocatori che hanno perso sono davvero bravi, quindi non pensavano di poter perdere onestamente contro di me", disse il giocatore. "Non ho idea di come si segnino le carte o si facciano altri trucchi simili. Piangere e accusare non è da gentiluomini".