Celebrare Vanessa Selbst, tanto in generale che in particolare di questi tempi, rischia di essere uno sport inflazionato: la statunitense alle WSOP ha ancora una volta dimostrato perché da anni sia ormai sulla cresta dell'onda. Il suo talento insomma non è un segreto, ma se è così brava lei dovrà pure averne qualcuno.
"Ho sempre preferito giocare a poker dal vivo - ha dichiarato a pokerplayer365.com - mi piace poter interagire con gli altri, ed anche le diverse dinamiche e read che sono coinvolte nel gioco live. Anche quando mi trovo a giocare online, se posso preferisco farlo in compagnia".
Non stupisce, quindi, che negli ultimi anni si sia concentrata sulla strategia da applicare proprio negli MTT live, dove col tempo ha deciso di adottare degli accorgimenti di cui sembra molto soddisfatta: "So che il mio stile può apparire diverso da quello di molti altri giocatori, ma sono felice di come stia funzionando per me". E di cosa si tratti esattamente non ci mette molto a rivelarlo.
"Credo di giocare molti più piatti di grandi dimensioni rispetto alla media, nelle fasi iniziali di un torneo. Questo significa che, nel momento in cui arrivo in zona bolla, ho già uno stack di buone dimensioni che posso sfruttare a mio vantaggio per farmi largo fino al tavolo finale. Altrimenti vengo eliminata e me ne vado in piscina, quindi in entrambi i casi non posso che vincere".
Secondo la pro di PokerStars in Europa si cerca di fare qualcosa di simile, ma a suo avviso lei lo fa in maniera un po' differente: "Vedo che c'è più aggressività preflop, ma a me pare di farlo in maniera più ragionata e non semplicemente per far finire tutte le fiches nel piatto, anche se a qualcuno posso dare quell'impressione. Ho cominciato a lavorarci un paio di anni fa, e all'inizio facevo cose molto più assurde rispetto ad ora".
Questo nuovo approccio non soltanto le ha garantito risultati, ma a suo avviso l'ha anche "costretta" a diventare una giocatrice migliore: "Devi imparare a districarti in situazioni difficili. Di fatto, più ti cacci in spot complicati più riesci a capire come fare in modo ad uscirne limitando i danni".
Nonostante come sappiamo sia laureata in legge, e per un periodo abbia anche accantonato la carriera della giocatrice per potersi dedicare agli studi, nel suo prossimo futuro Vanessa vede ancora il poker in primo piano: "Quello che mi chiedo sempre è se sono felice - spiega - quando mollai il poker per l'università la gente cominciava a conoscermi a livello internazionale, ed in molti non capirono quella decisione. Per il resto, posso dire che anche se suona come un luogo comune amo il poker e non riesco ad immaginarmi fare nient'altro".