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Vieira tanka due volte 7 minuti, la seconda fa un gran call e chiude chipleader

Quando in Italia sarà notte inoltrata, verrà assegnato il braccialetto di uno degli eventi più tecnici dell’intero palinsesto WSOP, il 6-Handed da $5.000 di iscrizione, del quale potete leggere la cronaca dettagliata di Domenico Gioffrè. 

Il field rimasto, formato dai 6 protagonisti del Tavolo Finale, è di quelli da mille e una notte, tanto che in tanti non si perderanno la diretta streaming in programma stanotte dalle 21,00 ora italiana. 

Tra gli artisti che prenderanno parte alla coda dell’evento numero 70, oltre a Olivier Busquet e Joe Cada, pluripremiati campioni di vecchia data, c’è anche il portoghese Joao Vieira, primo assoluto della All Time Money List lusitana e protagonista di parecchi tour in giro per il mondo. 

Come riportato dai colleghi di Pokernews, il nativo di Funchal, si è messo in evidenza durante la fine del Day 3 grazie a un call molto bello, non tanto per la sua qualità oggettiva, che comunque ha la sua importanza, quanto per il valore del piatto e il momento del torneo.

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Si gioca il livello numero 27, 40k/80k Ante 80k con 8 giocatori rimasti suddivisi in due tavoli da 4 players ciascuno. 

Il cammino della mano comincia quando Ankush Mandavia apre a 180.000 da bottone, azione alla quale segue una mini 3Bet da parte di Vieira sullo small blind che Mandavia chiama senza indugiare.

Entrambi giocano per circa 3,2 milioni, stack conteggiato prima della mano.

Flop a 7 7  

Vieira va in continuation bet per 430.000, lo statunitense non si fa pregare e chiama ancora.

Turn q  

Questa volta il portoghese decide di pot controllare e checka, originando una bet di Mandavia per una size piuttosto strana, 425.000. Vieira chiama e si forma un pot da circa 2,5 milioni, molto più di una pot size bet per entrambi. 

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River 2  

Il lusitano checka per la seconda volta di seguito e Mandavia spara una Big Bet da 1,2 milioni, lasciandosi dietro poco più di 3x. 

A questo punto Vieira comincia una lunga fase di ragionamenti, peraltro accolta con poca simpatia da Barry Hutter che sta giocando, da short stack, nell’altro tavolo. 

L’epiodio nasce da una mano precedente in cui Vieira aveva tankato per qualcosa come sette minuti prima di foldare, causando parecchi malumori tra i suoi colleghi. 

Questa volta il clock viene chiamato e, poco prima che la mano di Vieira venga dichiarata morta, arriva il call. 

Mandavia mostra 9 10, qualcosa che assomiglia moltissimo ad un 10 alto, mentre, Vieira è buono con k k . 

Non vogliamo assegnare a questa mano lo status di Hero-Call, ma la chiamata non è affatto male anche perchè Vieira, rischiando di uscire dal torneo, si porta invece in testa al count generale, posizione che terrà fino alla fine del Day 3.

Mandavia usicrà nella mano successiva sempre per mano del portoghese k 10 > q 10. 

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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