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WPT Choctaw: Darren Elias cerca il tris di anelli

Niente da fare per Vince  Van Patten e la possibile dedica speciale al padre da poco scomparso: non c'è posto per lui nel tavolo finale 6-handed del WPT Choctaw.

Il day 3 della notte scorsa serviva a determinare i 6 finalisti fra i 30 candidati qualificatisi dopo tre giorni (compresi i due day1) di torneo. Rimasti in 14°, Van Patten non è riuscito a trovare il fold quando, dopo la sua apertura da under the gun, Darren Elias lo mette allin pushando da big blind. La coppia di 5 di Van Patten si rivela disastrosa allo showdown contro i pocket 10 di Elias, che quindi lo mette fuori gioco.

Darren Elias
Darren Elias

Non ce la fa Van Patten ma neanche Erik Seidel (12°), Bryn Kenney (19°), Steve Sung (8°) e Jared Jaffee, che ha bollato il tavolo finale per mano del chipleader Andy Hwang, il quale siederà questa notte con davanti quasi 140 big blinds:

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Seat 1.  Alex Lynskey  –  5,925,000  (74 bb)
Seat 2.  Andy Hwang  –  10,935,000  (137 bb)
Seat 3.  Darren Elias  –  8,130,000  (102 bb)
Seat 4.  Jason Brin  –  2,390,000  (30 bb)
Seat 5.  Mina Greco  –  2,220,000  (28 bb)
Seat 6.  Jake Schindler  –  5,675,000  (71 bb)

Le chance più evidenti sono pertanto quelle di Hwang ed Elias, a caccia rispettivamente del secondo e terzo anello di campione WPT. Dalla sua, Elias ha anche una carriera di player molto più robusta rispetto al chipleader: tra online (3,6) e live (3), Darren ha accumulato vincite per oltre 6,6 milioni di dollari.
Come sempre, però, le incognite non mancheranno. E se così non fosse, i tornei di poker forse non piacerebbero più a nessuno...

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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