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WPT Parx: vince Tony Gregg, esulta Michael Phelps

Tony Gregg con il trofeo appena vinto, festeggiato dalle Royal Flush Girls insieme ai testimonial WPT Mike Sexton e Vince Van PattenAlla fine sono servite 3 ore di heads up, 99 mani e un tifoso speciale, ad Anthony Gregg, per rompere l'incantesimo e vincere il suo primo grande torneo live dopo tanti ricchi piazzamenti. Il WPT Parx si conclude così con il trionfo di uno dei favoriti tecnici, che per tutto il final table ha godto anche del supporto di un tifoso speciale: Michael Phelps.

L'ormai ex "scafo umano", recordman assoluto di medaglie nella storia dei giochi olimpici, è notoriamente grande appassionato di poker e molto amico di diversi grandi giocatori fra cui lo stesso Tony. Sul profilo Twitter di quest'ultimo ("wwwBTHEREcom" come il nickname usato da Gregg su PokerStars, ndr) Phelps ha fatto sentire il suo tifo, esultando insieme all'amico dopo la vittoria di una battaglia durissima.

La resistenza di Stephen Reynolds è stata infatti strenua, e l'heads up fra i più lunghi che si ricordino a questi livelli: più di 3 ore e quasi 100 mani, con gli equilibri che sono mutati più e più volte.

Con l'uscita in terza posizione dell'altro favorito Chris "Genius28" Lee, il suo "killer" Reynolds consolidava la leadership sistemandosi a 9,63 milioni di gettoni in attesa di affrontare in heads up Tony Gregg. Quest'ultimo poteva contare su poco più della metà, 5,23 milioni, ma la struttura eccellente del torneo faceva intravedere la possibilità di un match lungo ed incerto. Così è stato, infatti.

Il leggendario Michael PhelpsReynolds prova più volte a scappare, arrivando anche a 12 milioni contro 3, ma Gregg non si dà mai per vinto, e con talento e pazienza erode stack al suo avversario. Si ribalta la situazione e il match si mette in discesa per il 25enne proveniente dal Maryland, che poi dà il colpo di grazia all'avversario: limp di Gregg e push per poco meno di 15 big blinds da parte di Reynolds, che parte in leggero vantaggio con A4 vs K9. Il board K Q 7 Q 10 regala la prima gioia piena in carriera a Tony Gregg, che incamera anche un bel premio da 416mila dollari.

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Ma i soldi, in questo caso, sono quasi marginali, ed è lo stesso trionfatore a raccontare perchè: "Ho giocato così tanti tornei live e ci ero andato vicino così tante volte, che oggi non mi sono impressionato quando sono rimasto short. Avevo buone sensazioni dall'inizio, sapevo di poter vincere e il secondo posto non lo prendevo neanche in considerazione", ha dichiarato Tony nell'intervista post-match continuando poi "I soldi? Sì, sono importanti ma oggi il titolo lo era di più".

Infine, un ringraziamento all'amico Phelps: "Ci conosciamo bene anche perchè siamo entrambi del Maryland, e abbiamo giocato diverse volte a poker insieme. Mi aveva augurato buona fortuna prima del torneo, così come io avevo fatto con lui prima delle Olimpiadi."

Il payout del tavolo finale:

  1. Anthony Gregg  -  $416,127
  2. Stephen Reynolds  -  $244,877
  3. Chris Lee -  $158,450
  4. Larry Sharp  -  $108,034
  5. Chris Vandeursen  -  $76,824
  6. Andre Nyffeler  -  $61,619
"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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