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WSOP 2012: 9 italiani a caccia del 'piccolo main event'

Andrea Dato, qui ad un IPT Sanremo di qualche mese faSe non un piccolo main event, poco ci manca. L'event#50 delle World Series Of Poker 2012 era un torneo molto atteso a Las Vegas, anche da parte dei tanti italiani che vi hanno preso parte. Il motivo? E' l'unico torneo di No Limit Hold'em da 5.000$ in programma quest'anno, e per questo molti lo considerano quasi un main in miniatura.

1001 partecipanti, diversi azzurri in gara, 9 dei quali riescono ad accedere al day 2. In particolare evidenza Andrea Dato, 36° dei 303 rimasti a quota 88mila chips, seguito a breve distanza dal fresco campione Rocco Palumbo in 38ma piazza.

Fra i nomi più noti che invece non ce l'hanno fatta ci sono Filippo Candio, Fabrizio Baldassari, Cristiano Guerra e Alessandro Pastura. Quest'ultimo in particolare ha parecchio da recriminare, essendo uscito dopo essere andato allin con KK su flop QQK in un piatto 3-way. Uno degli avversari aveva AQ, l'altro AA, e purtroppo l'ultimo asso del mazzo è comparso sul turn, decretando la clamorosa eliminazione del pro di Lottomatica.

I 303 superstiti si ritroveranno stasera per un day 2 che condurrà certamente alla zona premi: un payout stellare da 117 posti pagati, che prevede quasi 1 milione di dollari (952.694$) al vincitore, legittimando di fatto quella definizione di "main event in miniatura" che avevamo inizialmente conferito a questo torneo.

Ecco la situazione degli italiani, mentre in testa a tutti c'è l'americano (di evidenti origini italiche) Nick Maimone a 196600 fiches:

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36° Andrea Dato 88400
38° Rocco Palumbo 85000
88° Carlo Savinelli 57850
89° Claudio Cecchi 57500
90° Marco Bognanni 57300
130° Walter Ferrero 45300
134° Davide Suriano 44700
170° Alex Longobardi 38300
272° Francesco Favia 17000

Per avere chipcount e aggiornamenti su questo ed altri tornei in corso al Rio di Las Vegas, vi raccomandiamo i nostri blog sponsorizzati da Sisal Poker dedicati alle WSOP 2012!

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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