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WSOP 2014: gli uomini di Phil Ivey portano a casa oltre un milione

Chiamatelo come volete: monopolio, oligopolio, dittatura, la musica non cambia all’Amazon Room: il team sponsorizzato da Phil Ivey ha saccheggiato le World Series of Poker. Alla fine, è già stato sfondato il muro del milione di dollari di vincite (lorde, senza tener conto dei costi del buy-in) dai membri di IveyPoker.

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I più attivi della squadra selezionata da Phil sono stati Dan Smith, Mike Leah, Andrew Lichtenberger, Dan Shak, David Peters, Aaron Jones e Alex Bolotin.

Proprio quest'ultimo ha vinto il suo primo titolo in carriera alle WSOP, nel 1.500$ NLHE Shootout per 259.211$ (evento 5) e si è classificato ai piedi del final table (12esimo) anche nel 3.000$ della stessa specialità. In questa edizione ha già collezionato tre bandierine il player di origini biellorusse.

Dan Smith ha centrato due tavoli finali (sempre nel NLHE) ed altri due piazzamenti in the money, più (ciliegina sulla torta), extra WSOP ha vinto oltre 2 milioni ne Summer High Roller del Bellagio, coronando un'estate magica.

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Lichtenberger è uno di quelli che ha guadagnato di più, con il terzo posto da 242.827$ nel 5.000$ NLHE Six Handed. Inoltre "LuckyChewy" può vantare altri tre risultati a premio. 

Il finanziere Dan Shak ha sfiorato invece il tavolo finale nel 10.000$ PLO ma è stato eliminato in un torneo oneroso come il 50.000$ Poker Players Championship. 

David Peters invece si è superato: ha ottenuto ben 6 bandierine quest'estate a Vegas, con una deep run nel 5.000 $, NLHE Eight Handed (12°).

Sono 5 i piazzamenti degni di nota per Aaron Jones: il fondatore di LeggoPoker ha incassato complessivamente 130.000 bigliettoni. E poi c'è sua Maestà Phil: Ivey ha vinto il decimo braccialetto ed è andato a premio in altri due eventi. Se non è un monopolio questo...

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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