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Jimmy Barnett WSOP 2021

WSOP 2021: a Barnett il braccialetto, HORSE al final day, Pescatori ok in Omaha H/L

Nonostante l'autunno incipiente, il clima alle WSOP 2021 inizia a farsi incandescente. Assegnato il secondo braccialetto di questa edizione, quello del classico evento riservato ai dipendenti dai casinò, mentre al 25k H.O.R.S.E. abbiamo i protagonisti del final day e anche un italiano - e che italiano - che si qualifica al day 2 dell'event #5: Max Pescatori.

Event #1: vince Jimmy Barnett

È un dealer e lavora per il gruppo Caesars, il vincitore del secondo braccialetto assegnato in queste WSOP 2021. Generalmente il torneo riservato ai dipendenti dei casinò è il primo a concludersi, ma la presenza del torneo "Charity Turbo" ha fatto sì che le cose andassero diversamente. Poco cambia per Jimmy Barnett, che aveva chiuso con stack sopra media insieme ad altri 49 superstiti dei 419 iscritti al torneo, ma alla fine si è messo tutti alle spalle. Bene ma non benissimo Leo Abbe, che era chipleader a fine day 1 ma ha avuto day 2 non semplice, qualificandosi da short al tavolo finale e uscendo infine quarto.

Era, in tutta evidenza, la giornata di Barnett. Salito fortemente in chips nelle prime fasi del day 2, è entrato al final table con un grosso stack, prima di intraprendere diversi saliscendi, con un forte brivido: Jimmy è riuscito a sopravvivere scoppiando le QQ di Jack Behrens con 89 in allin preflop: board T 6 K 7 8 e al turn passa la paura...

Al testa a testa finale arrivano proprio Barnett e Behrens, che ha così l'occasione di vendicarsi dello scoppio subito. A rompere l'equilibrio un piatto limpato, in cui galeotto è il flop monotone 10 q 6 . Behrens decide che è il momento di metterle tutte in mezzo, salvo poi scoprire di essere praticamente drawing dead: Barnett gira j 2 , in una botte di ferro contro i 10 8 del rivale. Turn e river non cambiano nulla e abbiamo un vincitore, per questo payout del final table:

  1. Jimmy Barnett $39,013
  2. Jack Behrens $24,112
  3. Danny Chang $16,540
  4. Leo Abbe $11,587
  5. Bryan Garret $8,294
  6. Bobby Schmidt $6,069
  7. Chris Minton $4,542
  8. Rick Cuevas $3,478
  9. Ronald Baltazar $2,727
  10. Justin Steinman $2,191

WSOP 2021 event #3: Glaser guida il final table dell'H.O.R.S.E.

La maggior parte dell'attenzione di pubblico e addetti ai lavori, in questo day 2 delle WSOP 2021, era catalizzata dal day 2 del 25k H.O.R.S.E.. Altri 6 ingressi si sono registrati, portando il numero delle entries totali a 79. Tra i re-entry anche Tom Hammers, che avevamo menzionato ieri per essersi iscritto insieme alla moglie, spendendo in totale 50mila dollari. La spesa è arrivata infine a 75mila, ma nessun premio per la famiglia "Martelli".

Giornata non indimenticabile anche per Daniel Negreanu, a lungo tra i chipleader del torneo ma poi crollato a ridosso del final table. Fatale per lui una mano di Stud Hi/Lo in cui finisce allin in sesta strada contro Benny Glaser, con Roland Israelashvili già ai resti dalla terza street. Daniel ha doppia di K e 3 ma scopre di essere molto indietro perché Glaser ha doppia di assi e dieci. Nulla cambia e Glaser incassa piatto e doppia eliminazione, consolidando una chip lead che già si era guadagnato nelle orbite precedenti. Per Negreanu la consolazione del 130° "itm" alle World Series Of Poker.

Yuvee, bolla fulminea

A proposito di premi, erano 12 quelli previsti da questo prestigioso torneo. Un torneo che, nonostante il buy-in importante, non ha praticamente avuto la fase di bolla. Fulminea l'eliminazione del 13° classificato, in questo caso il sempre ottimo Yuval Bronshtein, che è stato davvero sfortunato: finito ai resti in quinta strada di una mano Stud Hi/Lo contro contro Ben Yu con X X / q 8 q contro X X / a 9 2 vede Yu prendere 5 in sesta e 3 in settima, che insieme a 10 4 che erano le carte coperte iniziali di Ben compone una "wheel", una scala minima che incassa tutto il piatto non lasciando alcuno scampo all'israeliano.

Phil Hellmuth (courtesy of Katerina Lukina - Pokernews)
Phil Hellmuth (courtesy of Katerina Lukina - Pokernews)

Hellmuth a caccia del sedicesimo

Il chipcount di fine day 2 parla di un final table da non perdere, per diverse ragioni:

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  1. Benny Glaser 2,590,000
  2. Jesse Klein 1,800,000
  3. Chad Eveslage 1,695,000
  4. David Benyamine 1,680,000
  5. Phil Hellmuth 1,640,000
  6. Philip Sternheimer 865,000
  7. Ben Yu 830,000
  8. Matt Glantz 410,000
  9. DJ Buckley 160,000

Glaser a caccia del quarto braccialetto è sicuramente un argomento pesante, ma è inutile sottolineare che la presenza di Phil Hellmuth sia l'attrazione maggiore. The Poker Brat cerca il sedicesimo braccialetto, per un record già leggendario che si candida a diventare stellare. La presenza di David Benyamine regala al final day di questo 25k H.O.R.S.E. un'aria un po' retrò che non può non piacere agli appassionati.

Event #5: Pescatori day 2 in carrozza nell'Omaha Hi/Lo

Dopo il nulla di fatto nell'evento Charity Turbo, Max Pescatori ci riprova in una specialità che è decisamente più nelle sue corde: l'Omaha Hi/Lo. Il pirata riesce infatti a rientrare fra i 230 qualificati al day 2 di questo torneo da 1.500$, in un field numericamente molto apprezzabile per la specialità: 607 iscritti. Numeri impensabili dalle nostre parti in un torneo di varianti, ma le WSOP sono belle anche per questo e l'Omaha Hi/Lo ha una diffusione negli USA molto più radicata rispetto all'Europa.

Pescatori accede al day 2 con 87.500 chips, ben sopra la media e dunque con buone chance di tentare l'assalto all'ennesimo ITM alle WSOP, prima che al quinto braccialetto in carriera. I premi sono previsti per i primi 92 classificati, mentre il braccialetto è accompagnato da un assegno di 163mila dollari.

Tra i qualificati molti volti noti, non solo del poker. L'attore James Woods si conferma una volta in più molto a suo agio con le varianti, chiudendo il suo day 1 a 97mila. Giornata invece drammatica per Ted Forrest, 6 volte braccialettato e tra i più forti variantisti al mondo, caduto però in disgrazia e reduce da anni difficilissimi. Forrest rimane presto corto e non riesce più a rialzarsi, complici board davvero contrari.

Il prestigio del torneo è ben saldo comunque, e lo si può apprezzare anche dalla top 10 del chipcount, che vede la presenza di gente forte come Rob Mizrachi, Connor Drinan, Jake Schwartz e un redivivo Dan Heimiller. Davanti a tutti c'è però Chris Stephen:

  1. Christopher Stephen US 206,500
  2. Joe Dean US 198,500
  3. John Goyette US 179,000
  4. Dan Heimiller US 177,000
  5. Robert Mizrachi US 173,500
  6. Noel Edwards US 173,000
  7. Connor Drinan US 164,000
  8. Joanne Liu US 160,500
  9. Jake Schwartz US 158,500
  10. Hernan Salazar CL 154,500
Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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