Non si è fatto mancare nulla, Dario Sammartino, al day 3 dell'event #27 WSOP. Arriva in ritardo al suo match in heads up, rimonta, vince, poi perde malamente agli ottavi di fnale chiudendo al 15° posto.
L'una del pomeriggio era l'ora fissata per l'inizio del "round of 32", ovvero per i sedicesimi di finale dell'evento Mixed Max. Una griglia di 16 heads up che deve portare a definire il vincitore del braccialetto.
Tre erano gli italiani rimasti in corsa: Massimo Mosele, Giacomo Fundarò e appunto Dario Sammartino. I primi due partivano però da situazioni pressochè disperate: Maxshark con appena 27mila chips contro le 365mila di Dan Healey, Fundarò addirittura con 24mila contro le 471mila del november nine Jeremy Ausmus.
Così perdiamo molto presto i nostri short stack, ma mentre Mosele e Fundarò sono già alla cassa a ritirare il premio, Dario Sammartino non si è ancora presentato al suo match contro Barry "Big Dog" Lang.
Quest'ultimo partiva in vantaggio, con 122mila contro le 88mila del napoletano, e una volta scoccata l'ora dello start avrebbe potuto iniziare a giocare "mangiando" a poco a poco lo stack del suo avversario assente. Ma non lo ha fatto.
"Mi ha aspettato, è stato molto corretto e simpatico", ci rivela Dario, che all'una del pomeriggio era ancora nel suo letto del Bellagio, vittima di una sveglia che non vuol saperne di farsi sentire. "E' da sempre il mio problema", ammette candidamente.

Il risveglio, una corsa pazza fino al Rio e, grazie alla correttezza di "Big Dog", il match parte dunque con gli stack ancora intonsi. Subito però c'è una mano brutta per Sammartino, che su board 6 6 A 8 5 vede Dario puntare 26000 e l'avversario andare allin. Sammartino ci pensa molto, poi passa mostrando AQ!!! Parte un divertente table talk:
"Tu hai foldato quello?"
"Tu hai un sei"
"Ti ho bluffato ragazzo! Sai che ti ho bluffato! Ti ho bluffato quanto è vero che sono 'Big Dog'!"
"Mostrale"
Lang mostra solo una Q di cuori ed esclama "Tu sai che io sono un giocatore". Dario rimane con meno di 40mila, ma poi trova un primo raddoppio in maniera rocambolesca (allin sul limp di Lang che gira AK e perde contro i Q5 di Dario per una Q sul flop). Arriva anche un secondo double up, e alla fine Dario riesce incredibilmente ad avere la meglio rimontando da una situazione davvero difficile.
Gli tocca Dan Healey, giocatore semi-pro che ha eliminato nel turno precedente Maxshark. La situazione di partenza è anche qui svantaggiata, con 212mila contro le 393mila dell'avversario. Il match finisce però prima del previsto, e non bene: Dario apre da bottone con k k e Dan chiama. Flop k 7 3 e check per entrambi. Il turn è un 5 , Healey punta e Sammartino fa call. Il river è un 8 , Healey punta ancora, Dario rilancia e quello chiama girando 10 9 per un colore backdoor obiettivamente poco leggibile.
"Forse potevo non rilanciare", ci svela Dario che però ammette "al momento il call mi era sembrata un'opzione un po' troppo nitty".
Così si arriva alla mano decisiva. Dario apre a 6000, Dan fa call. Flop 3 5 10 su cui Healey esce "lungo", con una bet di 9000. Dario fa call e si va al turn che è un k . Anche qui lo statunitense sceglie una size molto larga, 25000 su piatto da quasi 35000. Dario ha in tutto poco più di 75000 e va allin, l'altro lo chiama e gira k 7 . Sammartino si scopre dietro con 8 5 , il river non porta nè 8 nè 5 e così l'avventura di Dario termina al 15° posto per 18.657$.
"Nel suo range non c'era valore ma più che altro dei draw. Ha bettato grosso, io mi sono convinto che non avesse nulla e che la mossa migliore fosse l'allin. Invece avrei dovuto foldare", è il lucido quanto onesto commento a caldo che Dario ci ha espresso. L'amarezza è già dimenticata e si guarda avanti, pronti per il 5k six-handed di questa sera!
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