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WSOPE 2025: Daffinà e Alioto, braccialetti persi sul filo

Un palo, una traversa e un tiro respinto sulla linea. Se la giornata di ieri, per l'Italia del poker alle WSOPE 2025, fosse stata una partita di calcio, questo sarebbe stato il tabellino. Uno dei giorni più agrodolci del recente passato ci porta due secondi posti e un terzo posto in eventi con braccialetto in palio. Fa male quello perso in rimonta da Dario Alioto nel 5k PLO, fa male quello vinto dal messicano Gomez Casillas nel Colossus, dopo essere stato ultimo a 3 left con Claudio Daffinà e Hu Lulei.

WSOPE 2025: palo Daffinà e Hu, il Colossus va in Messico

Ci eravamo lasciati con due italiani su 23 left al 550€ Colossus delle WSOPE 2025, ci ritroviamo con un braccialetto sfiorato in una giornata che comunque va vista in maniera positiva.

Hu Lulei, cinese residente da anni in Italia che nel luglio scorso aveva vinto l'Euro Poker Million, si qualificava al tavolo finale con il terzo di nove stack, dietro solo al tedesco Kretschmann e al messicano Gomez. Claudio "Bertinotti" Daffinà invece partiva dal terzultimo posto del chipcount, a circa 15 big blinds.

Il messicano fa subito fuori il giocatore più titolato del tavolo, ovvero il tedesco Manig Loeser, e poi fa uno spettacolare doppio player out: con AK, elimina sia Kacprzak e i suoi JJ, sia Fedor che partiva con K9, grazia al board K-T-6-Q-8.

Gomez dimostra di essere umano perdendo il primo showdown del tavolo finale proprio contro il nostro "Bertinotti", con Daffinà che trova un raddoppio cruciale per il suo torneo. Ma forse è ancora più importante un colpo in cui il romano partiva da dietro contro il tedesco Kretschmann, A6 vs AK e 6 magico sul flop che lo porta nei quartieri alti del chipcount.

Intanto Gomez fa fuori un altro giocatore, lo spagnolo Velasco, ma poi perde il flippone contro Daffinà, 44 vs AK del nostro che trova subito un asso sul flop e vola in testa.

Speranze vive a 3 left

Si dà da fare anche Hu Lulei, che elimina Palevic (AK vs A5). Così, quando il solito Gomez Casillas elimina anche Kretschmann, si arriva a 3 left in questa situazione:

  • Claudio Daffinà 28.325.000
  • Lulei Hu 21.975.000
  • Jose Gomez Casillas 18.725.000

Il braccialetto numero 28 per l'Italia sembra lì a portata di mano, ma il messicano si rifà sotto in un colpo nel quale Hu rilancia a a 2,3 milioni con a 6 , lui 3-betta a 8 milioni con 2 2 , il nostro manda resto per 16 milioni ottenendo un call. Il board 10 7 5 7 7 non concretizza nessuno dei diversi out a disposizione dell'italiano, che così lascia strada a Gomez e Daffinà nel testa a testa per il braccialetto.

Hu li lascia in Hu

Il messicano parte in leggero vantaggio a 36,2 contro 32,9 milioni di "Bertinotti".

Gomez sembra prendere il largo, Daffinà si difende con due sbracciate ma poi trova un board nemico nel momento cruciale: Gomez mette Daffinà ai resti e l'italiano chiama per i suoi circa 20bb con a k , mentre il centramericano gira solo q 5 .

Il flop q 5 3 è tremendo, il turn 10 aggiunge per Claudio alcuni out di scala, ma il river 9 chiude il torneo, consegnando il braccialetto nelle mani di Jose Gomez Casillas.

POSIZIONE FINALEGIOCATORENAZIONEPREMIO
1Jose Gomez CasillasMexico€158.350
2Claudio DaffinaItaly€108.850
3Lulei HuItaly€82.650
4Felix KretschmannGermany€63.650
5Rifat PalevicSweden€50.150
6Juan VelascoSpain€40.250
7Marcin KacprzakPoland€33.150
8Ivan FedorSlovakia€27.850
9Manig LoeserGermany€23.950
Jose Gomez Casillas (Tomas Stacha, King's Resort & PokerNews)

Anche Dario Alioto fa palo: il 5K PLO lo vince in rimonta Mao

La chance sfuggita a Daffinà e Hu era succulenta, ma forse meno amara rispetto a quanto accadeva, sempre in quelle ore, a Dario Alioto nell'Event #8. Il palermitano partiva da netto chipleader dei 31 qualificati al day 2/final day di questo 5.000€ Pot Limit Omaha. Dario, che partiva con 1,4 milioni pari a circa 280 big blinds, rimane in quota per tutto il tempo, arrivando in testa al tavolo finale ma stavolta con il secondo a distanza molto ridotta: si tratta del cinese Renji Mao, che partiva con 2,13 milioni contro i 2,3 milioni del nostro.

Nel Pot Limit Omaha, si sa, le distanze sono relative perché la varianza è "assassina".

Mao si prende la testa del torneo, restituendola di lì a poco ad Alioto, che prende un bel piatto proprio contro di lui, ristabilendo le distanze. Nel frattempo iniziano a uscire gli avversari: Sarvendran 8°, Zakharyan 7°. Poi, a 6 left, Renji Mao vince un colpo incredibile che è una sorta di avviso sulle preferenze della dea bendata. Il cinese finisce ai resti preflop contro lo svizzero Atac, che gira a a 4 3 contro a a 5 2 di Mao.

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Le possibilità di split sono notevoli, ma il board q 5 4 k 6 completa un'incredibile scala per Mao, che elimina il rivale volando in testa.

Poi Dario si rifà sotto eliminando gli short Zizka e Mustafov, tornando in testa. Il tedesco Derkowski vende cara la pelle ed è Mao che rischia di nuovo l'eliminazione, stavolta contro Alioto che gioca con a q 8 5 , mentre il cinese parte con q j 10 6 . Il board 2 2 q 3 sembra dare ragione al nostro, ma il river 10 salva Mao, che così sopravvive raddoppiando a 3 milioni.

Dario lanciatissimo, poi heads up maledetto

Dario sembra lanciatissimo, quando centra un full e vola a 7,2 milioni, con gli avversari che insieme superano a stento i 2,7 milioni.

Cede Derkowski e si arriva all'heads up in questa situazione:

  • Dario Alioto 7.700.000
  • Renji Mao 2.300.000

Alioto sale ma Mao trova il raddoppio con KKQ2 vs QJJ3, tornando a 3,3 milioni. Il palermitano risale ancora, ma poi deve cedere in un allin sul flop f9 ca p7, nel quale i due finiscono ai resti girando rispettivamente pa qq qj q9 (Mao) e c9 c8 q7 f4 (Alioto). La doppia superiore del cinese regge su turn e river e c'è il sorpasso.

Si arriva così all'epilogo che sa di beffa. Alioto limpa, Mao rilancia a 360.000, l'italiano re-potta a 1.080.000 e il cinese lo mette ai resti, con Dario che chiama per i suoi 3,3 milioni:

  • Dario Alioto a k j 6
  • Renji Mao a a k j

Stavolta il vantaggio dell'asiatico è consistente e il flop 4 q 5 non aiuta, così Dario è drawing dead già sul turn 5 . L'incredibile rimonta di Renji Mao si concretizza ed è lui, a vincere il secondo braccialetto in carriera.

POSIZIONE FINALEGIOCATORENAZIONEPREMIO
1Renji MaoChina€213.600
2Dario AliotoItaly€138.800
3Grzegorz DerkowskiGermany€92.800
4Fahredin MustafovBulgaria€64.000
5Zdenek ZizkaCzech republic€45.600
6Salih AtacSwitzerland€33.500
7Vadim ZakharyanIsrael€25.500
8Kumaran SarvendranNorway€20.050
9Dennis WeissGermany€16.400
Renji Mao (Tomas Stacha, King's Resort & PokerNews)

WSOPE 2025: 11 italiani al day 2 del 3k 6-max

Chiudiamo con l'Event #9 delle WSOPE 2025, il 3.000€ NLH 6-max, che ieri proponeva il day 1B. Gli iscritti sono stati 205 con 30 qualificati, mentre il torneo va in archivio con 309 partecipanti e 46 qualificati al day 2. A Ermanno Di Nicola, Nicola D'Anselmo e Fabrizio Ortolomo, che si erano guadagnati il pass nel day 1A, si aggiungono altri otto italiani. Il migliore di essi è stato Andreas Goeller, che tornerà tra i primissimi a 600.000. Questo il dettaglio degli italiani qualificati dal day 1B:

  • Andreas Goeller 600.000
  • Alberto Speranzoni 480.000
  • Elia Salerno 312.000
  • Matteo Intiso 296.000
  • Alessandro Pichierri 276.000
  • Giovanni Giudice 88.000
  • Mario Llapi 86.000
  • Nolan Curatolo 55.000

Immagine di copertina: Dario Alioto (Tomas Stacha, King's Resort & PokerNews)

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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