Dal momento che il mazzo del 6+ Hold’em conta soltanto di 36 carte, invece delle 52 del Texas Hold’em, imbattersi in una mano forte non è cosa rara. Ma anche trovarsi contro un punto ancora più forte non è un’eventualità campata in aria. Ecco perché si può tranquillamente foldare un full house al river.
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Il contesto
Pur non essendo un giocatore così mediatico, Benjamin Yu in carriera ha vinto oltre 6 milioni di dollari, compresi tre braccialetti WSOP in altrettante varianti – lui che è un maestro dei Mixed Games. Poteva farsi mancare lo Short Deck nel suo curriculum? Certo che no.
Nonostante fosse arrivato allo U.S. Poker Open Shot Deck 2019 senza piazzamenti a premio nel 6+ Hold’em, Yu è riuscito a raggiungere immediatamente il tavolo finale del torneo da $10.000 di buy-in, dove ad un certo punto si è giocato un piatto enorme con Ben Lamb.
Siamo a 5 left e i due Ben hanno gli stack più piccoli tra i superstiti, cioè poco più di 40 ante (da 25.000 chip) per Yu ed esattamente 50 ante per Lamb.
L’action
David Peters e il suo big stack aprono facendo limp da under the gun con A 10. Dopo un fold, Yu si appoggia con 9 6 e Lamb decide di fare soltanto check con Q 7 - non una mano entusiasmante.
Il flop è 9 9 K . Peters fa chek, ma Yu punta 100.000 forte del suo trips di 9. Lamb, che non ha assolutamente nulla, rilancia a 260.000. Peters folda e Yu fa solo call, vedendo una Q appoggiarsi sul turn.
Entrambi i giocatori decidono di prendersi una carta gratis e al river è la Q a fare la sua comparsa. Yu fa ancora check, mentre il suo avversario manda la vasca.
Dopo aver usato il time bank, Benjamin getta la sua mano nel muck.
Concetti ed analisi
Come spesso succede nel 6+ Hold’em, parliamo di un piatto dove ci sono alcuni limp pre-flop e nessun rilancio. Il flop sembra essere uno di quelli capaci di ammazzare immediatamente l’action, visto che due player su tre non sono neppure lontani dall’avere una mano decente, mentre Ben Yu ha un buonissimo trips.
E invece.
Dopo aver puntato, Yu subisce il rilancio di Lamb, che avendo fatto check pre-flop da bottone potrebbe avere letteralmente qualsiasi combinazione di carte.
La decisione di Lamb di bluffare è interessante, perché la sua mano non ha neppure la miseria di un gutshot come piano B: questo probabilmente sta ad indicare che il pro player americano scelga i suoi bluff più in base a fattori come la dimensione dello stack e la posizione, che alla propria mano. Nel caso specifico, ha messo nel mirino l’unico altro player tra i suoi 4 avversari che potrebbe aver paura di essere eliminato – dato che anche Yu è short stack.
È interessante notare come la mano di Lamb, nel Texas Hold’em, avrebbe avuto meno del 5% di equity, mentre nel 6+ Hold’em sale al 9%, pur non avendo alcun out immediato. Questo rende senza dubbio il bluff del pro player molto meno pazzerello di quanto appaia.
Yu fa call, scelta adeguata quando si pensa che il range di bluff dell’avversario sia ampio, perché così facendo non solo si mantiene il piatto piccolo in caso di cooler, ma si mantengono anche tutte le mani spazzatura del range altrui.
Turn e river
Al turn, Lamb trova un donna che gli concede una doppia coppia e fa check-back: l’unico motivo per continuare a bluffare qui è pensare di poter far foldare un re, ma visto che potrebbe comunque riuscirci al river, il check non è una mossa insensata.
Al river, la situazione si ribalta con Lamb che trasforma il suo nulla cosmico in un full house. Dopo il check del suo avversario, Lamb deve decidere cosa fare della sua mano, battuta soltanto da poche mani (K-K, K-Q e 9-9) – tutte poco probabili.
Yu vede l’oppo andare all-in e deve pensare a che mano può battere. Un bluff? Sì, ma con cosa blufferebbe Lamb qui? Yu può battere una scala, ma Lamb potrebbe davvero trasformare una scala in un bluff? L’unica possibilità è che Lamb abbia deciso di trasformare una coppia di re in un bluff, ma con una mano del genere avrebbe rilanciato al flop?
Effettivamente Lamb lo ha fatto con il nulla cosmico, tuttavia ha pure fatto check al turn: raise, check e shove in tre street consecutive? Una linea piuttosto bizzarra per un bluff totale.
In ultimo: potrebbe Lamb considerare lo shove con un 9 per cercare di dividere il piatto? Un’eventualità interessante e da valutare, quando in ballo ci sono due player di cotanta bravura.
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